007, allerta jihadismo e suprematismo. Russia leader nella minaccia ibrida. Golden power, Mantovano: «Possibile tagliando alla legge»

007, allerta jihadismo e suprematismo. Russia leader nella minaccia ibrida. Golden power, Mantovano: «Possibile tagliando alla legge»

Instabilità, incertezza, competizione. Sono queste le tre parole chiave attraverso cui la Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza sceglie di raccontare lo scenario in cui ci muoviamo. «Una fotografia del tempo che viviamo», per dirla con il nuovo direttore del Dis, il prefetto Vittorio Rizzi, che ha presentato il documento a Roma assieme all’autorità delegata ai servizi segreti, il sottosegretario Alfredo Mantovano, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini e i direttori dell’Aise, Giovanni Caravelli, e dell’Aisi, Bruno Valensise. La data di oggi non è causale: ricorrono i vent’anni dall’omicidio di Nicola Calipari, a cui la sala ha riservato un minuto di silenzio.

Il mondo cambia, appello allo «spirito nazionale»

Doppio il binario su cui Governo e intelligence hanno voluto fare squadra: da un lato l’allerta per i conflitti a Gaza e in Ucraina, per le incognite legate al Mediterraneo e all’Africa e per le tensioni nell’Indo-Pacifico; dall’altro lato l’esigenza di difendere i servizi segreti italiani da «sospetti e diffidenze» e di intensificare gli sforzi per la sicurezza nazionale. Rizzi ha voluto «garantire e testimoniare che la comunità dell’intelligence si muove all’interno del perimetro di legalità rappresentato dalla Costituzione e dalla legge 124/2007. Lo dico a nome di Nicola Calipari e delle donne e uomini che servono ogni giorno questo Paese per garantire gli interessi dell’Italia». Un monito per tutti è arrivato chiaro da Mantovano sia sullo «spirito nazionale» necessario per affrontare le sfide del presente sia sui fronti da preservare a ogni costo: «Professionalità, strumenti adeguati, anche giuridici, e riservatezza».

L’intelligenza artificiale tra opportunità e minacce

Una dashboard iniziale nella relazione illustra i cambiamenti in atto suddivisi in 16 macroaree, dal clima alla tecnologia. Rizzi ne ha segnalate due: la demografia, con il calo del 30% dei lavoratori attivi nei prossimi trent’anni, e gli squilibri economici, con 705,17 milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, il 9% della popolazione mondiale, e il 60,5% della ricchezza che si concentra nel 10% più benestante. Per la prima volta, inoltre, il testo contiene un inserto dedicato all’intelligenza artificiale, che Rizzi prefigura come «il big bang di questo millennio». Dual use, perché «può essere un’arma pericolosissima se usata a scopo di minaccia e una grande opportunità per gli strumenti di intelligence». In ogni caso, un gigantesco affare: la stima del mercato mondiale entro il 2027 si aggira intorno ai 407 miliardi di dollari.

Per Gaza 9 dei 12 attentati in Europa, jihadismo e suprematismo si saldano

Preoccupano i fronti globali che impattano sulla sicurezza nazionale. «Il conflitto a Gaza – ha spiegato Rizzi – è stato il leit motiv di 9 dei 12 attentati in Europa nel 2024», raddoppiati rispetto al 2023. La minaccia jihadista aumenta, anche in Italia, ma non è l’unica. «Nel 2024 – si legge nella Relazione – si è confermato il trend di progressivo innalzamento del rischio derivante dall’estrema destra suprematista e “accelerazionista” internazionale, che spesso si declina in rete attraverso la diffusione di incitazioni alla violenza nichilista, indiscriminata e d’impronta politica e razziale». Preoccupa la giovane età dei protagonisti, spesso minorenni, la cui radicalizzazione avviene soprattutto online. «Il terrorismo fragile della generazione alfa – ha sottolineato Rizzi – cresce intorno a vulnerabilità individuali o di carattere sociale».

Ucraina, lo scenario si è complicato

Sulla guerra in Ucraina Rizzi ha riconosciuto che «i 49 minuti» alla Casa Bianca di venerdì scorso «hanno ulteriormente complicato lo scenario mondiale», sottolinea come «qualsiasi soluzione del conflitto comporterà una rimodulazione dell’architettura della sicurezza in Europa» e ricorda l’impegno dell’autorità politica per la pace e la preservazione degli equilibri della comunità euroatlantica. La ricostruzione dell’Ucraina, comunque vada, esporrà ad altre vulnerabilità per il rischio di infiltrazioni della criminalità.

Fonte: Il Sole 24 Ore