124 vittime in Corea del Sud, indagini in corso”
Un gravissimo incidente aereo ha colpito la Corea del Sud questa mattina, quando un Boeing 737-8AS della compagnia Jeju Air, proveniente da Bangkok, si è schiantato all’aeroporto internazionale di Muan, a circa 290 chilometri a sud di Seul. L’aereo, con 181 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio, è finito fuori pista durante l’atterraggio, andando a colpire una barriera e prendendo immediatamente fuoco. Al momento, il bilancio ufficiale parla di almeno 124 morti, con due superstiti tra i membri dell’equipaggio.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto alle 9:03 ora locale. Le autorità sospettano che una collisione con uccelli abbia danneggiato il carrello dell’aereo, già in difficoltà per le condizioni meteorologiche sfavorevoli. Poco prima dello schianto, la torre di controllo aveva avvisato il pilota del rischio bird strike, suggerendo di deviare l’atterraggio verso un’altra area. Tuttavia, il pilota ha deciso di procedere, inviando un segnale di emergenza pochi istanti prima che l’aereo superasse la pista e si scontrasse con una recinzione.
Un video diffuso dal canale locale MBC mostra il Boeing atterrare con fumo visibile dai motori. Le immagini successive, trasmesse da vari media sudcoreani, mostrano la carcassa carbonizzata del velivolo, attorno alla quale decine di vigili del fuoco stanno lavorando per recuperare i corpi. Solo la coda dell’aereo è rimasta intatta, rendendo particolarmente difficile l’identificazione delle vittime.
Bilancio e soccorsi
Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, con oltre 1.560 operatori tra vigili del fuoco, polizia e personale militare impegnati sul posto. Secondo l’agenzia nazionale dei vigili del fuoco, il bilancio delle vittime potrebbe crescere ulteriormente: sono già stati recuperati 124 corpi, ma il numero dei dispersi rimane significativo. Tra i passeggeri, figurano anche due cittadini thailandesi.
Il Ministero dei Trasporti ha confermato il recupero del registratore dei dati di volo (FDR) dalla scatola nera, mentre il dispositivo di registrazione delle comunicazioni in cabina (CVR) è ancora oggetto di ricerca. Questi strumenti saranno cruciali per determinare le cause esatte dell’incidente.
Fonte: Il Sole 24 Ore