5.0, dalle novità normative l’attesa per la svolta

5.0, dalle novità normative l’attesa per la svolta

Il gap è rilevante, 2,7 miliardi in meno in valori correnti rispetto allo stesso periodo 2023, un calo di oltre sei punti nel dato concatenato (valori costanti) che rappresenta la caduta annua più ampia dai tempi del Covid.

Ma se i dati degli investimenti in impianti e attrezzature del terzo trimestre in Italia sono ampiamente deludenti, una parte di responsabilità è legata all’impasse di Transizione 5.0, misura di incentivazione che ancora stenta a decollare. «I numeri non sono confortanti – conferma il capo Segreteria tecnica del Mimit Marco Calabrò – anche se nelle ultime settimane la crescita è significativa, con 180 milioni di crediti prenotati da parte di 580 imprese».

Ancora una goccia, poco meno del 3% degli oltre sei miliardi stanziati, situazione che ora si punta a sbloccare mettendo in campo un robusto aggiustamento normativo. Come già anticipato (si veda il Sole 24 Ore del 22 novembre), il Mimit è in contatto con Bruxelles per spostare in avanti di quattro mesi a fine aprile 2026 la scadenza delle installazioni e rendere possibile il cumulo con altri incentivi. Ma soprattutto punta a far accettare un automatismo non banale: l’inserimento di default di un progetto nell’area dell’aliquota minima (che salirà al 50%) in caso di sostituzione di un impianto già ammortizzato da almeno due anni. Novità – spiega Calabrò – che insieme all’accorpamento in due fasce per gli investimenti, all’aumento delle aliquote e degli sgravi sui pannelli made in Ue, si spera possano essere varate nella Legge di Bilancio o all’inizio del 2025.

«L’idea dell’automatismo – commenta a caldo Corrado Passera – cambierebbe molto e consentirebbe di fare un grande passo avanti: perché la valutazione dei risparmi energetici da parte delle aziende, in particolare delle Pmi, è terribilmente difficoltosa».

Il fondatore e ad di Illimity, così come Calabrò, partecipa a Milano all’evento “Transizione 5.0, crescere per competere”, organizzato da Sole 24 Ore eventi, con un focus proprio sulla nuova misura di incentivazione, «che pone le condizioni per una svolta – spiega il direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini – ma che per il momento è un fallimento clamoroso».

Fonte: Il Sole 24 Ore