Crisi climatica, ecco i vincitori del bando di gara europeo Climaborough
Sono state scelte le 15 proposte vincitrici del bando di gara di Climaborough. Quest’ultimo è uno dei tre progetti scelti dalla Commissione europea per sviluppare in 12 città soluzioni innovative a basso costo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, in particolare nella gestione dei rifiuti, energia verde e mobilità sostenibile. Il tutto come richiesto dall’Unione Europea.
Il progetto e i finanziamenti
Il progetto, coordinato da Anci Toscana, è finanziato dal programma di ricerca europeo Horizon Europe (bando Horizon-Miss-2021) con un contributo di circa 11 milioni di euro (il costo totale è 11,4 milioni). Coinvolge Torino, Atene e Ioannina (Grecia), Differdange (Lussemburgo), Grenoble (Francia), Sofia (Bulgaria), Cascais (Portogallo) e Maribor (Slovenia), Krk (Ungheria), Katowice (Polonia), Pilsen (Cechia), Prijedor (Bosnia-Erzegovina).
Il bando, che ha una dotazione di 2,4 milioni di euro, era aperto a tutti gli operatori economici e richiedeva soluzioni socio-tecniche innovative, partecipative e replicabili, per affrontare le sfide ambientali e climatiche dei centri urbani.
Italia protagonista
Le proposte vincitrici parlano anche italiano in quanto nell’elenco ci sono “Traccia-To” e “Rivestito” di Torino, progetti legati alla raccolta dei rifiuti. A livello globale gli organizzatori possono essere felici dell’esito della gara: sono stati oltre 100 gli operatori economici che hanno proposto 64 candidature provenienti da 15 Paesi di tutta l’Ue.
Nel progetto ogni città ha definito una sfida specifica, considerata centrale per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2030. In particolare: Torino, Cascais e Maribor sulla raccolta dei rifiuti (Raee a Torino, differenziata a Maribor e tessili a Cascais); Atene su energia ed edifici; Grenoble-Alpes sull’impatto ambientale di un progetto di rigenerazione urbana; Differdange per produrre localmente il 100% dell’elettricità pulita; Sofia per ridurre il traffico nel centro della città; Ioannina per il l’impatto delle acque reflue nel lago di Pamvotida.
Fonte: Il Sole 24 Ore