Tesya, i diplomati del percorso Startech al lavoro appena finiti i corsi

Se è vero che c’è il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, come ci dicono i dati del sistema Excelsior Unioncamere, da cui emerge che ormai oltre un tecnico su due è difficile da trovare, è altrettando vero che ci sono anche aziende che corrono ai ripari investendo per formare da sè i tecnici che non riescono a trovare, anche in collaborazione con le istituzioni. Come accade nel Gruppo Tesya, società che fornisce servizi avanzati e soluzioni integrate B2B in diversi settori, dalle costruzioni, alla logistica, alla transizione energetica. Così, in meno di quanto si potesse immaginare, si è già aperta la via del lavoro per i 18 neodiplomati della STARTech, il percorso formativo teorico-pratico promosso Tesya in collaborazione con la rete delle Opere Salesiane in Europa e con Gi Group per formare e assumere giovani tecnici per l’Industria 4.0. Iniziato lo scorso ottobre all’ITS Meccatronica Salesiani di Sesto San Giovanni (Milano) il corso è durato 7 mesi, con l’obiettivo di garantire a giovani studenti la possibilità di apprendere il lavoro di tecnico specializzato e di stabilizzarsi sin da subito a livello professionale.

La trasformazione del tecnico

Lino Tedeschi, presidente e ceo del Gruppo Tesya spiega che «le aspettative da parte dei giovani verso il mondo del lavoro oggi sono cambiate: hanno bisogno di sentirsi stimolati e coinvolti. Attraverso la professione del tecnico, per come si è trasformata oggi, con l’integrazione di tecnologie sofisticate e sfide sempre più complesse, i giovani hanno invece la possibilità di realizzarsi. Occorre però diffondere su di essa una consapevolezza maggiore, per farne comprendere appieno le potenzialità e il valore. È anche quello che cerchiamo di fare con STARTech». Non riuscire a trovare le figure giuste a causa del mismatch, però, «per la produttività del sistema Italia rappresenta un grave problema, particolarmente difficile da risolvere. Che vi sia un disallineamento tra offerta e domanda di lavoro è indubbio – ragiona Tedeschi -. Stando alle ultime rilevazioni Istat, il tasso di disoccupazione totale è al 7,2%. Eppure, allo stesso tempo, i dati di Anpal e Unioncamere ci dicono che le aziende hanno difficoltà a reperire quasi la metà del personale ricercato, un valore in linea con i primi mesi dell’anno e maggiore di 2,6 punti percentuali rispetto al 2023. È una situazione paradossale. Tra i principali fattori che la causano, c’è la scelta del percorso di studi dei ragazzi, che spesso non combacia efficacemente con le esigenze formative delle imprese. Questo fa sì che ci troviamo di fronte a una carenza di competenze e figure, come quella del tecnico specializzato, penalizzate dalla scarsa conoscenza della professione e di come si sia evoluta nel tempo».

Il certificato

I 18 ragazzi che hanno ricevuto un “Certificato di specializzazione tecnica superiore” (corrispondente al livello IV del Quadro europeo) saranno assunti da tutte le società del Gruppo, CGT, CGTTrucks, CLS e CGTE, con contratto del commercio e la qualifica di tecnico assistenza. Lo scopo di STARTech è anche accompagnare alcuni giovani alla professione di Tecnico Meccatronico Industriale con contenuti legati anche alla figura di Tecnico Meccatronico Marino: due profili annoverabili tra quei tecnici specializzati più ricercati dal mercato e spesso però anche difficili da reperire dalle aziende.

L’alternanza tra aula e lavoro in azienda

Il programma Formativo STARTech di Milano è stato disegnato congiuntamente con la Federazione Nazionale CNOS/FAP e il CNOS-FAP Lombardia, ITS Lombardia Meccatronica di Sesto San Giovanni e Gi Group e ha previsto un’alternanza tra ore di formazione d’aula, formazione on the job e affiancamento al lavoro in azienda, finanziate dalla Regione Lombardia con la modalità prevista per l’apprendistato, per un totale di 860 ore. Il corso IFTS promosso da Tesya e dai suoi partner è durato 7 mesi e i ragazzi oggi sono inquadrati con contratto di apprendistato di I livello.

Il nuovo ciclo internazionale

In ottobre si ripartirà con due nuovi cicli, con il coinvolgimento di 40 ragazzi. E un respiro internazionale, con l’estensione a tutta la penisola iberica, con il coinvolgimento di circa 15 persone in Spagna e di circa 10 persone in Portogallo.

Fonte: Il Sole 24 Ore