Fisco, corsa ai rimborsi del 730 precompilato: già un milione di invii

Febbre (primaverile) da precompilata, o forse febbre da rimborsi per accelerare i tempi sulla restituzione degli eventuali crediti che emergono grazie a detrazioni e deduzioni. In meno di dieci giorni (i canali di invio sono stati aperti solo nella serata di lunedì 20 maggio) le dichiarazioni precompilate già trasmesse dai cittadini sono oltre un milione, il 28% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A renderlo noto sono le Entrate con una nota stampa con cui si chiarisce che circa 987mila sono modelli 730 e i restanti Redditi Persone fisiche. Secondo le cifre fornite dall’Agenzia il 60% dei contribuenti che ha inviato il 730 ha scelto la nuova modalità semplificata, al debutto in via sperimentale da quest’anno. Mentre gli accessi (login) al servizio sono stati invece complessivamente circa 9 milioni e 560mila.

Il 60% ha scelto la semplificata

Superano il milione (1.004.184) le dichiarazioni già trasmesse dai cittadini nei primi 8 giorni dall’apertura del canale per l’invio (lo scorso 20 maggio). Di queste, 986.641 sono 730: in più del 60% dei casi i contribuenti hanno optato per la nuova modalità semplificata senza codici e righi ma con le nuove sezioni in chiaro (come «famiglia», «casa», «lavoro», «spese») per accettare e trasmettere, con o senza modifiche, la dichiarazione 2024.

 

Gli accessi complessivi

Sono circa 9 milioni e 560mila gli accessi di login registrati dal sistema a partire dal 30 aprile, quando le precompilate sono state messe a disposizione in semplice consultazione. Per visualizzare e inviare la dichiarazione basta entrare nella propria area riservata con Spid, Cie o Cns. È sempre possibile, inoltre, delegare un familiare o una persona di fiducia.

Monitoraggio continuo

Già nei giorni scorsi dopo gli allarmi segnalati anche dall’Anc (associazione nazionale commercialisti), l’agenzia delle Entrate aveva chiarito sui suoi canali social che «le dichiarazioni precompilate 2024 messe a disposizione dei cittadini a partire dal 20 maggio, primo giorno utile per l’invio, non contengono anomalie». Infatti «quando vengono rilevate delle inesattezze nei dati, le dichiarazioni interessate vengono tempestivamente rielaborate e ciò avviene prima che i cittadini abbiano la possibilità di trasmetterle all’agenzia delle Entrate».

Fonte: Il Sole 24 Ore