Orsini: «Mi auguro Stellantis mantenga il patto col Paese»
«Io mi auguro che Stellantis mantenga il patto col Paese, perché io credo che i patti debbano essere mantenuti». Lo ha detto Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, intervistato sul palco di Confindustria Piacenza. In merito all’ipotesi di un secondo produttore, «se ci fosse un secondo produttore che viene in Italia, produce in Italia, importa in Italia, porta in Italia tecnologia, utilizzando la nostra catena del valore e la nostra filiera dell’automotive, che è un’eccellenza riconosciuta da tutto il mondo, io sono ben contento e quella è la via».
«Abolire il Jobs Act è un salto nel passato»
Quanto invece all’ipotesi di abolire il Jobs Act, come chiede il referendum proposto dalla Cgil, secondo il presidente di Confindustria «è un salto nel passato. È una norma che esiste da dieci anni, una norma che funziona. In un momento in cui la parte alta dei ragazzi o delle persone che vogliono entrare nelle aziende sceglie l’azienda in cui andare – ha continuato Orsini -, il vero tema non è fare contrattazione su questa misura, ma la contrattazione nuova che dobbiamo fare è sulle sfide vere che avremo. Perché le sfide che avremo sono sulle nuove tecnologie che impatteranno socialmente sull’economia del Paese. È venuto a mancare lo spazio e il tempo della contrattazione di una volta, oggi si parla di intelligenza artificiale quindi abbiamo bisogno di sederci attorno a un tavolo per fare una contrattazione con un sindacato compatto e che sia riconosciuto. A quel punto la via la troviamo».
«Combattere il lavoro nero con contratti seri»
Ordini ha poi ribadito che il tema del reddito minimo e del lavoro povero «coi contratti in essere e coi contratti che stiamo rinnovando non è un nostro problema. Il vero tema è combattere il lavoro nero e fare dei contratti seri, sicuri, con un sindacato compatto e che sia riconosciuto. E dall’altra parte perché no, parlare di welfare che sarà centrale e delle nuove tecnologie».
«Sanzioni non salvano vite, non calano infortuni»
Sul tema della sicurezza sul lavoro, il numero uno di Viale dell’Astronomia ha chiarito che «le sanzioni non funzionano per salvare le vite o per diminuire gli infortuni. Serve la prevenzione, serve fare un tavolo serio perché non si può parlare di sanzioni per salvare le vite. Questa non è la via assolutamente».
«Su Industria 5.0 sappiamo che il decreto è partito»
Per quanto riguarda Industria 5.0, il presidente di Confindustria ha ricordato che «la risposta è stata positiva, sappiamo che il decreto è partito. Oggi il ministro Pichetto ha dichiarato che entro 24 ore avrebbe rilasciato il parere favorevole, sappiamo dell’interlocuzione col Mef, ovvio che Industria 5.0 è una parte fondamentale e centrale della crescita. Noi su questo abbiamo puntato tantissimo, perché è la parte che può far crescere velocemente, soprattutto nel terzo trimestre e l’anno prossimo. Questa misura senza decreto attuativo blocca gli investimenti – ha sottolineato Orsini, ricordando il suo colloquio col ministro delle Imprese Adolfo Urso – perché gli imprenditori aspettano il decreto per capire effettivamente qual è la formula per attivare gli investimenti».
Fonte: Il Sole 24 Ore