Suzuki rilancia sull’ibrido con la nuova Vitara

Se in Italia si vendono più Suzuki che in tutti gli altri Paesi europei, un motivo ci sarà. Il brand giapponese è stato il primo in Europa a puntare sull’ibrido che ormai offre su tutta la gamma, garantendosi la fama di marchio fra i più virtuosi in fatto di CO2 che oggi il mercato sembra pagare in attesa che la sostenibilità delle elettriche diventi accessibile ad una più ampia fascia di utilizzatori. A proposito di modelli 100% a batteria, anche Suzuki si prepara a debuttare nel settore, lo farà entro fine anno come del resto annunciato da tempo. 

La quarta generazione della Vitara in vendita da metà giugno

Nell’immediato Suzuki continua a puntare sull’evoluzione di un’offerta a partire dalla quarta generazione della Vitara che rappresenta il 28,1% delle vendite in Italia e che si aggiunge al recente rinnovo della Swift, l’altro cavallo di battaglia del brand visto che vale il 23,5% delle vendite italiane. La nuova Vitara si ripresenta con un’estetica che cambia soprattutto nel frontale dove spiccano l’inedita protezione nera intorno alla targa e la mascherina con delle più eleganti cromature. Nuovo anche il disegno dei cerchi in lega più aerodinamici.

A migliorare è soprattutto la sicurezza oltre all’hitech a bordo 

Più di sostanza sono, invece, le novità sugli aiuti alla guida. La frenata automatica e il mantenimento delle corsia sono stati migliorati oltre debuttare ulteriori sistemi come l’avviso di superamento dei limiti di velocità. Classica nello stile la nuova Vitara si annuncia, poi, sempre più parca nei consumi con una media di 16 km di percorrenza per litro verificata dal computer di bordo nel corso del primo contatto suddivise fra strade urbane e ed extraurbane al volante della versione 1.4  che pur non essendo una sportiva si è dimostrata brillante.

Buono confort di guida e i consumi sono bassi

Buono anche il confort di bordo merito di sospensioni più orientate ad assorbire le asperità che non ad una guida più estrema. Se per la 1.4 naturalmente Hybrid che è un turbo da 116 cv può bastare anche la trasmissione manuale a 6 rapporti morbida e precisa negli innesti, per la più potente 1.5 Hybrid aspirato, ma da 140 cv il cambio automatico di serie è la soluzione ideale. Se l’offerta di motorizzazioni non è cambiata rispetto al modello attuale che va a sostituire l’abitacolo si segnala per un cambio di passo del modello. 

Nuova interfaccia grafica e la telecamera è migliorata

Al centro della plancia spicca il nuovo schermo touch da 9 pollici dotata di una inedita interfaccia grafica più moderna e anche più facile da utilizzare. Di serie sono sempre i sistemi Android Auto e Apple CarPlay wireless per connettere tutti gli smartphone all’auto senza fili. Molto classica le bocchette di aspirazione circolari, mentre utile risulta la telecamera del migliorato sistema che controlla che il guidatore non distolga gli occhi dalla strada. Quanto, poi, all’abitabilità è buona anche per 5 passeggeri, mentre il bagagliaio è generoso.

Fonte: Il Sole 24 Ore