Copilot + Pc di Microsoft è davvero pronto a lanciare la sfida ai Macbook?

Il rischio è quello di un grosso annuncio di marketing e poco altro. In realtà, dietro i Copilot+ Pc di Microsoft, annunciati il 20 maggio, c’è molta concretezza. A partire dalla piattaforma. Qualcomm Snapdragon X Elite è la sigla che promette di rivoluzionarie l’uso dei computer portandoci tutti nell’era dell’IA con due caposaldi: performance e autonomia. Dalla presentazione dello scorso ottobre all’annuncio più recente di Microsoft, abbiamo imparato a conoscere il substrato tecnologico dell’X Elite: un nodo produttivo a 4 nanometri, abbinato ad un’architettura Oryon personalizzata, unità di elaborazione grafica (la GPU) di fascia top e un motore di elaborazione neurale (cosiddetto NPU) Hexagon per l’accelerazione IA. Un connubio tale da garantire efficienza e utilizzo spinto dell’intelligenza artificiale, non solo per creare immagini e spunti per email ma per funzionalità esclusive, come Recall. Secondo i primi benchmark, parliamo del 58% in più di performance rispetto al MacBook Air da 15 pollici e un incremento, sullo stesso, del 20% nella durata della batteria.

E gli altri?

Nel 2023, la quota di mercato di Qualcomm nel mercato globale dei semiconduttori era del 5,4%. Le previsioni degli analisti stimano una crescita a doppia cifra, guidata proprio da Elite X. Se Qualcomm vuole stravolgere il mercato, la concorrenza non sta a guardare. In autunno dovrebbe toccare a Intel, con i chip Lunar Lake, pronti ad alimentare più di 80 laptop da oltre 20 partner. A quel punto, avremo sul mercato due contrapposizioni: Qualcomm e Intel. Tutto qui? No, perché la partita è a quattro. Dopo la presentazione degli iPhone a settembre, Apple giocherà la carta M4. Al momento sono emerse informazioni preliminari su almeno tre varianti del chip: “Donan”, “Brava” e “Hidra”, rispettivamente, la versione base, intermedia e top di gamma – usando la nomenclatura che abbiamo visto su M3, potremmo dire M4, M4 Pro e M4 Max. Ci sarà da divertirsi. E ARM? Ad aprile, l’azienda ha presentato i Ryzen Pro 8000, con una NPU con potenza di 16 TOPS, capace di superare le prestazioni dell’analoga unità ospitata negli Intel Meteor Lake, ferma a 11 TOPS. Il problema è che AMD ha messo a confronto il suo prodotto con una tecnologia “superata”. Giusto per capirci: la NPU Hexagon di Qualcomm arriva a 45 TOPS, ovvero “Trillion Operations per Second”, mentre le Lunar Lake di Intel dovrebbero gestirne almeno 40.

Microsoft Surface e Recall

Non si spiega altrimenti la scelta di Microsoft di optare per lo Snapdragon Elite invece che su un Intel per annunciare i Copilot+ Surface Laptop. Qui arriverà Recall, la funzione potenziata dall’IA di cui si parla così tanto. Si tratta di uno strumento che tiene traccia di tutto ciò che facciamo sul computer, in una sorta di cronologia “arricchita”. Tramite una barra temporale potremo tornare indietro per controllare le operazioni eseguite in precedenza e riprendere il filo da un certo punto, se ce ne sarà bisogno. Un po’ come il ripristino puntuale di Windows ma senza la pesantezza di un vero e proprio ritorno indietro. Anche perché oggi, un ripristino ha la conseguenza di riportare tutte le attività al punto che si seleziona nel passato mentre Recall può agire sulla singola app.

I Samsung Edge Book4

Recall non è un’esclusiva di Microsoft ma lo è dei Copilot+ Pc. Della cerchia fanno parte anche i Galaxy Book4 Edge di Samsung, al debutto il 18 giugno. Anche in questo caso il cuore centra è rappresentato dallo Snapdragon X Elite, declinato sui modelli Galaxy Book Edge da 14” e 16” e Galaxy Book Edge Pro da 16”. In aggiunta a Copilot, qui avremo anche Galaxy AI, l’intelligenza artificiale già all’opera sugli smartphone e tablet dell’azienda. Potrebbe sovrapporsi alle già ricche funzionalità di Microsoft, tra cui quelle dedicate all’editing veloce di foto su Paint e Photos, oppure essere dedicate alle app di Samsung, come le Note.

C’è anche Lenovo

Lenovo ha preparato due novità con Snapdragon X Elite: Yoga Slim 7x per il segmento più consumer e ThinkPad T14s Gen 6 che invece strizza l’occhio al pubblico professionale. Il primo monta uno schermo touchscreen da 14,5” con supporto Dolby Vision 3K già pronto per render 3D e per il video-editing, mentre T14s Gen 6 ha prerogative più tipiche della famiglia ThinkPad come un otturatore privacy della webcam e connettività Wi-Fi 7. Come per gli altri computer Copilot +, il vantaggio è quello di poter utilizzare opzioni di intelligenza artificiale senza un perenne scambio di informazioni via internet. La sfida per il futuro sarà proprio questa: spostare più in avanti i limiti dell’innovazione, creando però ecosistemi protetti e personali.

Fonte: Il Sole 24 Ore