IA, a Taiwan Nvidia disegna i processori del futuro
All in sull’intelligenza artificiale. Nel corso della conferenza Computex a Taipei, Jensen Huang, CEO di Nvidia Corp. , ha delineato la visione dell’azienda per il futuro dei processori legato alle IA. Non solo ha rivelato i piani di rilascio annuale di nuovi acceleratori, ma anche due prodotti futuri: il chip Blackwell Ultra per il 2025 e la piattaforma Rubin per il 2026. Quest’ultima, in particolare, promette miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica, rispondendo alle crescenti preoccupazioni sull’impatto energetico dei data center IA.
La strategia
La strategia di Nvidia, azienda leader nel campo dei sistemi di data center per l’intelligenza artificiale, si estende ben oltre la produzione di hardware. Durante la sua keynote all’Università Nazionale di Taiwan, Huang ha illustrato come l’intelligenza artificiale stia innescando una nuova rivoluzione industriale. L’aspettativa è che la tecnologia si diffonda anche nei personal computer. Nvidia, già principale beneficiaria dell’enorme ondata di investimenti in IA, cerca ora di espandere la sua base di clienti oltre i giganti del cloud computing, abbracciando un ventaglio più ampio di industrie e agenzie governative.
La promessa: meno costi, meno consumo energetico
La filosofia di Huang, che ha definito il suo approccio come “matematica del CEO”, sostiene che la crescente “inflazione computazionale” richieda metodi accelerati per gestire enormi volumi di dati, promettendo risparmi del 98% sui costi e una riduzione del 97% nel consumo energetico grazie alle tecnologie Nvidia. Oltre a queste innovazioni nei chip, l’azienda sta introducendo nuovi modelli e strumenti software, orientati soprattutto verso l’implementazione di funzionalità IA nei PC. La collaborazione con Microsoft e partner hardware al Computex ha mostrato nuovi laptop con miglioramenti IA sotto il marchio Copilot+. Tuttavia, la presenza di una scheda grafica Nvidia potenzia notevolmente le prestazioni di questi dispositivi, ampliando le capacità dei software più diffusi, come i giochi.
Nuovi orizzonti
In parallelo, Nvidia sta lavorando su un nuovo design per i server, il programma MGX, che permetterà a partner come Hewlett Packard Enterprise e Dell Technologies di accelerare la commercializzazione di prodotti basati sui suoi chip. Anche rivali come Advanced Micro Devices e Intel si stanno adattando a questa nuova configurazione, integrando i loro processori con i chip Nvidia. E non è finita qui. L’impegno di Nvidia verso l’innovazione si riflette anche nell’introduzione di servizi come Nvidia Inference Microservices, o NIM, che Huang ha descritto come “AI in a box”, ora disponibili al pubblico. Questi servizi, offerti gratuitamente, sono progettati per accelerare l’implementazione di soluzioni IA, richiedendo tuttavia una licenza per l’utilizzo.
Fonte: Il Sole 24 Ore