In Francia sbarca «Italò»: arriva il treno veloce privato

La Francia avrà un suo Italo, anzi un Italò: anche Oltralpe arriva, finalmente, la concorrenza sui treni veloci.

Dieci anni di ritardo

Con dieci anni di ritardo sull’Italia, che almeno una volta e sulle ferrovie è stata pioniera in Europa, a Parigi partirà una compagnia ferroviaria privata e indipendente: si chiama Proxima e farà concorrenza, sulle tratte nazionali, alla ferrovie di stato. Insomma, sarà la versione francese di Italo, il primo treno che ha portato il libero mercato in Italia.

Investimento miliardario

Dietro l’operazione francese c’è anche tanta finanza: il fondo d’investimento francese Antin finanzierà per 1 miliardo di Euro la nuova compagnia ferroviaria. Per la prima volta, un concorrente sfiderà il colosso SNCF, che è il monopolista pubblico sui collegamenti interni: a oggi l’unico treno veloce è il Thalys, ora ribattezzato Eurostar, che due anni fa ha salvato anche il treno veloce Parigi-Londra, finito a un passo dal fallimento per il Covid: ora invece la tratta internazionale, anch’essa in monopolio e sulla quale aveva messo gli occhi anche Trenitalia, sta vivendo un boom di passeggeri.

I piani di Proxima

Proxima, che mira a collegare le città della costa occidentale della Francia, come Rennes e Bordeaux, con Parigi, ha firmato un contratto iniziale per 12 treni a due piani del produttore francese Alstom che dovrebbero essere consegnati nel 2027. La neonata compagnia prevede una forte domanda per i suoi servizi, che aggiungerà più treni a diverse rotte gestite da SNCF: il cambiamento delle abitudini lavorative dopo la pandemi sta anche alimentando la necessità di collegamenti pendolari ad alta velocità, ha affermato Rachel Picard, ex dirigente della SCNF e una delle cofondatrici di Proxima. «Stanno emergendo nuovi stili di vita. Puoi vivere a Nantes e lavorare a Parigi» ha commentato Picard.

Francia sempre restìa al mercato

La Francia ha una delle reti ferroviarie ad alta velocità più estese d’Europa, insieme alla Spagna, ma è tra gli ultimi grandi mercati ad aprire le proprie linee passeggeri alla concorrenza in seguito alla liberalizzazione della rete ferroviaria europea. Le linee interurbane del paese sono state a lungo monopolizzate dai servizi SNCF, che sono diventati sempre più affollati, mentre i prezzi dei biglietti sono aumentati. Le barriere all’ingresso nel mercato ferroviario francese sono elevate, con tariffe più elevate pagate dagli operatori per mantenere le linee rispetto ad altri paesi europei. Ne sa qualcosa la medesima Trenitalia, che da un paio d’anni ha lanciato il FrecciaRossa internazionale Milano-Parigi, ma al momento non sembra intenzionata a gestire anche le tratte nazionali francesi.

Fonte: Il Sole 24 Ore