G7 in Puglia: 20mila presenze attese, la sfida

Cinque giorni all’inizio del G7 a Borgo Egnazia, a Savelletri, nella campagna fasanese, dal 13 al 15 giugno. Per il “sistema” Italia ed in particolare per la Puglia il G7 – che coinvolgerà quasi 20.000 presenze tra delegazioni dei paesi fondatori e quelle invitate, forze dell’ordine, personale dei servizi,etc. – sarà la vetrina delle vetrine,con effetti di medio e lungo periodo, non solo sul breve. La differenza è tutta qui, avverte Aldo Melpignano, che insieme alla madre Marisa gestisce il resort di lusso che ospiterà i “grandi” della terra ed è il cuore della zona rossa. «Sarà la comunicazione che si terrà in quei giorni – spiega – che darà,dopo, visibilità alla Puglia a livello mondiale e quindi speriamo di rafforzare i mercati che hanno già interesse per la Puglia».

Anche per il suo resort – costruito nel 2010 e diventato una case history globale – il G7 è una sorta di giro di boa: sono abituati ad ospiti internazionali ed eventi esclusivi, ma ora ci sono due aspetti nuovi, cerimoniale e sicurezza. «Non c’è un altro evento così, non puoi essere sicuro al 100%, ma crediamo di saper fare il nostro lavoro e poi stiamo collaborando con team specialistici e siamo sicuri – conclude Melpignano – di far fare bella figura a noi, al Paese, al territorio».

Al “servizio” dei leader e dei loro accompagnatori più stretti sarà impegnata nel resort – 526 posti letto, fatturato 2023 a 63 milioni di euro, più 20% previsto quest’anno – la gran parte dei 900 addetti occupati nelle due strutture contigue della famiglia Melpignano (Borgo Egnazia e Masseria San Domenico) per il 90% pugliesi, con un tasso di retention nel biennio 2022/2023 dell’80%. Di orizzonti brevi e lunghi parla anche Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia. Nel breve significa il tutto esaurito nell’accoglienza alberghiera ed extralberghiera tra Bari e Brindisi (dove si terrà la cena di apertura il 13), le città più coinvolte.

A cominciare dai quasi 1.300 tra giornalisti ed operatori previsti e che graviteranno nel media center in allestimento nel padiglione centrale della fiera del Levante di Bari, con altrettante postazioni tecnologiche distribuite su 10.000 mq., e servizi full time (catering, assistenza, security, trasferimenti.etc.), per una spesa di «oltre un milione di euro» precisa Tano Frulli, che presiede la srl che gestisce il quartiere fieristico. Insieme ai giornalisti le delegazioni dei 7 paesi e quelle dei leader dei paesi invitati, da Papa Francesco a Zelensky, all’indiano Modi, ed i quasi 9500 appartenenti alle forze dell’ordine, compresi i 1500 già di stanza nella regione. In cifre, nelle due città, si tratta, al netto delle FFOO, di circa 10.000 presenze giornaliere alberghiere ed extralberghiere, «con un giro di affari- stima Caizzi- che potrebbe sfiorare, in una settimana, poco meno di 20 milioni di euro». Senza contare ristorazione, trasferimenti in città e negli aeroporti, etc.

La scommessa è sul lungo periodo: «Il vero impatto – dice Caizzi – è quello che procureranno i giornalisti che verranno e che saranno una voce nel mondo per la Puglia, sarà questa la vera promozione. Visiteranno i nostri luoghi e rilanceranno la Puglia per i prossimi 5-10 anni. Dobbiamo dare il massimo come sistema». Il G7 è anche un grande sforzo per i tre scali aeroportuali coinvolti, Bari, Brindisi e Grottaglie. AdiP, la società regionale che li gestisce guidata da Antonio Vasile, ha investito in questi mesi quasi 12 milioni di euro, previsti nei suoi programmi pluriennali, tra allungamento della pista di Brindisi, oltre 3000 tv di sorveglianza installate con 3 con mega server in contatto con Palazzo Chigi, security potenziata con altri 80 agenti, aree Schengen ampliate, più e-gate per i controlli digitali dei passeggeri.

Fonte: Il Sole 24 Ore