Ecco Silente la sedia perfetta per lavorare da casa senza cuffie

Tecnologia giapponese, design italiano: Sembra uno slogan degli anni ’80. Invece, dobbiamo partire da qui per raccontare Silente, la nuova sedia firmata da Luxy e sviluppata in collaborazione con NTT Sonority e Tangity, il design studio italiano parte del network del colosso giapponese. L’idea è nata durante la pandemia, quando ci siamo trovati tutti a lavorare da casa in smartworking.

Mi racconta il design director di Tangity, Andrea Argenton, che abbiamo incontrato nella sede italiana di NTT Data: “Volevamo una poltrona che fosse elegante e non la solita sedia da ufficio e, al tempo stesso, non ci costringesse a isolarci dai rumori della casa con le cuffie”. Silente viene infatti presentata come la prima sedia al mondo che permette di vivere tutte le sorgenti musicali e sonore senza usare cuffie o auricolari e senza che qualcuno accanto riesca a sentire, nemmeno un ronzio. Si collega come un normale altoparlante Bluetooth e incorpora una batteria ricaricabile a lunga durata. Funziona con il principio della cancellazione attiva del rumore, creando un’onda sonora uguale e opposta per annullare i rumori esterni. Le due alette, all’interno delle quali ci sono i diffusori audio, hanno un microfono integrato che annulla il rumore circostante e trasmette solo il suono della propria voce.

La tecnologia è nel poggiatesta che può essere usata anche in altri progetti realizzati da altri designer. La modalità potrà essere sia di acquisto della tecnologia (poggiatesta e interfaccia di controllo) sia di revenue share sulle vendite. L’abbiamo provata sia in versione conference call, che simulando una telefonata, e anche semplicemente collegando una sorgente sonora e ascoltando musica. Per rendere credibile la prova, un dispositivo simulava il rumore da ufficio. L’atmosfera è all’inizio strana, perché non ha cuffie ma senti di essere isolato, il suono non si disperde nell’ambiente. Il volume, che può essere modificato, appare più basso, ma anche perché siamo immersi in un inquinamento acustico che ci costringe a una pressione sonora più alta. Al tempo stesso, il suono non si disperde nell’ambiente e quindi, in un ufficio open-space, per esempio, non disturbi con toni di voce eccessivamente alti di chi normalmente usa le cuffie. Non nasce per ascoltare la musica, mi confermano, nel senso che non è previsto audio ad alta risoluzione o le tecnologie che troviamo nei diffusori per audiofili. Non c’è un equalizzatore, mi spiega il designer, ma un algoritmo proprietario progettato in Giappone che ha il compito di ricreare questa sorta di “effetto bolla”.

La sedia, che punta al mercato non solo degli smartworker ma anche dei professionisti e manager c-level, sarà sul mercato a inizio primavera 2025 e a un prezzo inferiore ai tremila euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore