Avs porta Ilaria Salis al Parlamento europeo. I centristi restano fuori

Esulta il duo Bonelli-Fratoianni con l’alleanza Avs (Alleanza Verdi Sinistra) che incassa il 6,8% dei consensi (bel oltre le previsioni e i sondaggi) e fa eleggere Ilaria Salis . Grande delusione al centro: risultati deludenti sia per Carlo Calenda sia per il duo Matteo Renzi ed Emma Bonino . È il responso delle elezioni europee per le forze che avevano come obiettivo primario quello di superare il 4% dei consensi, la soglia di sbarramento che sancisce chi è dentro e chi fuori dal Parlamento europeo.

L’elezione di Salis

A Strasburgo andrà Ilaria Salis , la cittadina italiana detenuta in Ungheria (ora agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico), arrestata l’11 febbraio del 2023 con l’accusa di far parte di un’associazione criminale che gira per l’Europa aggredendo militanti di estrema destra. «Ilaria – ha spiegato il padre Roberto Salis – non è una candidata normale. È ancora ai domiciliari e con una cavigliera. Bisogna lavorare per porre fine a questa ridicola situazione. È lì, innocente, non ha assolutamente commesso i fatti per cui è imputata. Adesso è il momento di vedere le istituzioni italiane che fanno quello che dovrebbero fare per difendere un cittadino».

Sinistra oltre la soglia

Alla vigilia c’era ottimismo in casa Avs sulla possibilità di raggiungere e superare la soglia del 4% grazie a candidature come quella di Salis, capace di portare al voto persone che solitamente si astengono, ma anche di Mimmo Lucano, Leoluca Orlando, Ignazio Marino. Non ha eroso consensi all’alleanza Verdi-Sinistra la lista di Michele Santoro (“Pace, terra e dignità”) che ha fatto della pace il suo cavallo di battaglia e ha incassato il 2,8%v senza riuscire a eleggere prorpi rappresnetanti.

Il risultato finale di Avs va oltre le aspettative. «Questo risultato straordinario e importante dobbiamo fare in modo che possa crescere sempre di più» ha detto il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Che ha aggiunto: «Ce n’est qu’un début, continuons le combat» («È solo l’inizio, continuiamo a lottare»).

Centristi sotto la soglia e fuori dal Parlamento

Tutt’altra atmosfera gli ex “terzopolisti”: le forze centriste non superano la soglia del 4%. La somma dei loro consensi (1,5 milioni di voti complessivi) avrebbe garantito tutt’altri risultati. Ma il rapporto tra i due sembra ormai compromesso.

Fonte: Il Sole 24 Ore