Ai in classe: molto utilizzata, ma manca la conoscenza. Il sondaggio

uasi nove studenti su dieci utilizzano l’intelligenza artificiale, di cui la gran maggioranza a scopo personale, ma poi solo il 6% dice di conoscerla a fondo, meno della metà ne ha solo una conoscenza di base. Per la stragrande maggioranza dei ragazzi l’AI offre una concreta possibilità di arricchimento, ma uno su tre è convinto che li renderà più pigri e ignoranti. Per quanto riguarda i docenti, sette su dieci usano la nuova tecnologia, di cui la metà a scopi didattici ma solo uno su dieci ne ha una conoscenza che va oltre quella di base.

Nel mondo scolastico italiano si registra un forte divario tra l’uso effettivo e la percezione legata all’intelligenza artificiale, con una carenza di consapevolezza che alla fine ne frena le enormi potenzialità in ambito didattico. È questo il quadro che emerge da un sondaggio somministrato a 1.175 studenti e studentesse e a 136 docenti delle 50 scuole in tutta Italia che hanno preso parte al progetto di ricerca “ImparIAmo a scuola con l’Intelligenza Artificiale”, promosso e coordinato dal Centro Studi Impara Digitale con la partnership tecnica di Edulia Treccani Scuola e ScuolaZoo.

Le lacune si amplificano se si entra ancora più nello specifico del tema confermando in generale una falsa percezione di consapevolezza: il 14% dei docenti e il 45% degli studenti dichiarano di non aver mai sentito parlare di intelligenza artificiale generativa, mentre ne hanno solo una conoscenza base rispettivamente il 47% e il 36%; quasi un terzo dei docenti non ha mai sentito parlare di “large language model”, dato che arriva all’82% fra gli studenti; il machine learning è ignorato dal 15% dei docenti e dal 59% degli studenti, mentre ne hanno solo un’infarinatura di base il 55% degli insegnanti e il 28% degli allievi.

Oltre la metà degli studenti (54%) dice di non averne mai approfondito rischi e pericoli, anche se la stragrande maggioranza degli studenti (74%) è convinta che l’AI offra una concreta possibilità di arricchimento, ma quasi uno su tre crede che li renderà più pigri e ignoranti. Intanto i ragazzi la utilizzano in massima parte per cercare informazioni, elaborare testi, creare immagini, presentazioni, video/musica. Solo un quarto dei ragazzi la utilizza per uso didattico in accordo con i docenti.

Interessante evidenziare per cosa i docenti la propongano in classe. L’utilizzo di app di AI a scopo scolastico è stato proposto dagli insegnanti soprattutto per cercare informazioni (77%), elaborare testi (50%), creare presentazioni (31%), immagini (28%), video o musica (18%), interviste a personaggi immaginari, storici o famosi (14%).

Fonte: Il Sole 24 Ore