Borse, Europa fallisce il rimbalzo. Spread sale in area 147

(Il Sole 24 Ore Radiocor) Borse europee volatili deboli e nervose, mentre gli investitori continuano a interrogarsi sia sull’impatto dell’esito elettorale in Europa, sia sulle mosse che domani annuncerà il Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve, al termine della due giorni di riunione. Sempre domani saranno pubblicati anche gli importanti dati sull’inflazione americana, determinanti per le decisioni che domani e nei mesi venturi adotterà l’istituto centrale in tema di tassi. L’esito del voto europeo, rimescolando le carte sugli assetti di equilibrio degli ultimi anni, ha destato preoccupazione e provocato scossoni anche sul mercato dei bond. Del resto si apre un periodo di incertezza in due Paesi chiave quali Francia e Germania, con i francesi Inaspettatamente chiamati al voto a fine mese. Questo pomeriggio il presidente Emmanule Macron dovrebbe tenere una conferenza stampa per svelare gli assi principali della sua futura strategia per il Paese. Sullo sfondo, inoltre, rimane il rebus anche sull’esito elettorale neli Stati Uniti, con gli americani chiamati al voto il prossimo autunno. Sulle prime battute Milano è partita in rialzo, guadagnando attorno allo 0,2%, ma poi si è portata sulla parità e quindi è peggiorata a fine mattina, facendo peggio degli altri listini, fatta eccezione di Madrid. Il Ftse Mib cede l’1%.

Bond di nuovo in discesa, spread sopra 147, vola quello francese

Il mercato dei bond è in preda alla volatilità. Se poco dopo l’apertura i titoli di stato hanno tentato il rialzare la testa, dopo il forte calo della vigilia a seguito delle indicazioni del voto Ue, a fine mattina hanno ripreso a perdere quota. Il rendimento dei Btp italiani a dieci anni ha iniziato gli scambi al 4,05% per poi portarsi in area 4,06%, dal 4,08% del riferimento precedente, per poi volare sopra il 4,13%. Anche lo spread, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco, è peggiorato a 147,3 punti, rispetto alla chiusura di ieri a 141 punti e dopo un avvio in area 139 punti. Da ieri gli operatori tengono ancora sotto controllo l’andamento dei bond francesi, dopo che il presidente Emmanuel Macron, ha indetto le elezioni anticipate per fine mese, a seguito del risultato elettorale. Lo spread OAT-Bund a 10 anni ieri, che ieri ha chiuso vicino al picco della sessione, a 56 punti in rialzo di 8 punti base nel corso della giornata, continua a peggiorare: si attesta a 62,99 punti, in rialzo di quasi nove punti. Gli analisti di Unicredit hanno evidenziato che la reattività del mercato nelle ultime 24 ore «ha fornito a tutti un’idea di ciò che ci si potrebbe aspettare nel periodo precedente alle elezioni francesi, con l’incertezza che potrebbe durare fino al secondo turno di votazioni del 7 luglio». Secondo gli esperti, la performance del Bund, invece, molto probabilmente inizierà presto a concentrarsi (ma non esclusivamente) sui driver di mercato “regolari” come le indicazioni della BCE, l’andamento dell’inflazione e i dati sul sentiment delle imprese,

Dal fronte macro, focus su mercato lavoro inglese

Dal fronte macro, l’attenzione è rivolta al rapporto mensile sul mercato del lavoro pubblicato in Gran Bretagna. Rapporto che ha testimoniato un continuo indebolimento- dell’occupazione, che è scesa di 139 mila nei tre mesi terminanti ad aprile rispetto ai tre mesi terminanti a gennaio. Il tasso di disoccupazione inglese è salito al 4,4% nei tre mesi fino ad aprile rispetto al 4,3% nei tre mesi fino a marzo. I posti vacanti sono diminuiti per il 23° mese consecutivo. Il rapporto tra posti vacanti e disoccupati è sceso a 0,60, che è ora sostanzialmente in linea con il livello pre-pandemia alla fine del 2019. La crescita media dei salari settimanali esclusi i pagamenti dei bonus è stata del 6% annuo su 3 mesi.

A Milano ancora ben impostate le Iveco, contrastate le banche

A Piazza Affari sono deboli le banche con Banco Bpm che guida i ribassi risentendo anche di un report poco favorevole di Morgan Stanley. Vanno già con decisione anche le Banca Mps. Unicredit,che in avvio aveva provato a difendere le posizioni, è anch’essa sotto il tiro delle vendite. Vendite che non stanno risparmiando Iveco Group , a dispetto delle ipotesi in base alle quali Leonardo – Finmeccanica sarebbe interessata alla sua divisione difesa. I titoli sono partiti in rialzo, ma poi hanno ripiegato. Fuori dal paniere principal Solid World Group perde oltre il 7% dopo il lancio dell’aumento di capitale.

Euro ancora debole sul dollaro, poco mosso il greggio

Sul mercato valutario, l’euro resta ancora sotto 1,08 dollari, con il cambio a 1,075 (da 1,074 ieri in chiusura). La moneta unica si era fortemente indebolita la vigilia, risentendo sia dei timori provocati dall’incertezza legata all’esito del voto in Europa, sia del forte movimento registrato venerdì scorso dai Treasury Usa. Del il rapporto sul mercato del lavoro statunitense, rivelatosi inaspettatamente forte, ha convinto gli operatori che la politica monetaria della Federal Reserve rimarrà a lungo restrittiva, anche se un dato chiave sarà pubblicato domani, quello relativo all’andamento dell’inflazione. «Una sorpresa in entrambe le direzioni potrebbe avere un impatto significativo sul dollaro Usa, in quanto gli operatori adeguano rapidamente le loro aspettative sulla politica monetaria della Fed», ha commentato Ricardo Evangelista, analista di ActivTrades. L’euro, inoltre, vale anche 169,25 yen (+0,13%), mentre il crosso dolaro/yen è a 157,28 (+0,17%). E’ poco mosso il prezzo del petrolio con il Brent agosto a 81,6 dollari al barile e il Wti luglio a 77,8 dollari. Infine è in rialzo quasi di un punto il gas a 34,6 euro al megawattora.

Fonte: Il Sole 24 Ore