Grillo attacca Conte: «Ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo. Io essenziale per il M5s»

«È un momento storico, ieri ho incontrato ieri Conte, mi ha ha fatto un po’ tenerezza. Ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo». Lo ha detto Beppe Grillo nel suo spettacolo ’Io sono un altro’ a Fiesole (Firenze). Il fondatore e garante del M5s che lunedì ha visto il presidente del M5s Giuseppe Conte all’hotel Forum di Roma per un faccia a faccia dopo le elezioni europee, non ha nascosto la sua irritazione per la gestione del partito dopo il deludente risultato elettorale (9,9%). «Non è più il momento di gridare – ha rimarcato – è l’epoca di Conte, è una persona moderata. Il Movimento che abbiamo fatto forse non c’è più, dicono che forse siamo vaporizzati, forse è la parola giusta». Eppure, la chiosa che ha il sapore del rimpianto, «abbiamo fatto delle cose meravigliose».

Grillo: non so come andrà a finire con Conte, io essenziale

Il garante M5s ha voluto rivendicare la sua insostituibilità nel Movimento. «Non so con Conte come andrà a finire, deve capire che io sono essenziale. Io e Casaleggio eravamo temperamenti diversi, bisticciavamo più volte al giorno ma abbiamo creato una cosa meravigliosa» ha aggiunto infatti Grillo.

«M5s deve riformarsi e rimettersi in carreggiata»

Poi lo sprone che è un monito al cambiamento: «Il Movimento deve riformarsi, rimettersi in carreggiata, parlare dei temi. Abbiamo riformato un po’ la politica ma non è finita perché i temi ci sono»

«Non abbiamo più lo psiconano, oggi abbiamo la psiconana»

Infine una stoccata alla premier Giorgia Meloni e un’altra a Conte. «Non abbiamo più lo “psiconano” abbiamo la “psiconana”, con dei tailleur terribili e le giacche che gli ha dato la Merkel». E ancora: «Mi piace la psiconana – ha aggiunto Grillo -, ha anche senso dell’umorismo. La battuta che ha fatto a De Luca è stata strepitosa, l’avrei abbracciata. Dovremmo riconquistare un po’ di senso dell’umorismo poi basta che parli 15 minuti con Conte e ti passa, perché è un accademico, un professore, un avvocato».

Fonte: Il Sole 24 Ore