White Resort, oltre sei buyer su 10 dall’estero. Medio Oriente e America Latina tra i mercati chiave

Sono i compratori stranieri ad aver mostrato il maggiore interesse per la seconda edizione di White Resort, format di White Milano dedicato alla moda “da vacanza” che si è tenuto dal 15 al 18 giugno al Superstudio Più di via Tortona. Alla manifestazione- che contava 101 marchi internazionali – si sono registrati 1562 visitatori, principalmente buyer internazionali e stampa. Il salone aveva debuttato l’anno scorso con la prima edizione sempre a giugno, durante la settimana della moda uomo a Milano.

Tra i compratori registrati al salone 2024, il 65% arrivava dall’estero con presenze dagli Stati Uniti (Bloomingdale’s, H.Lorenzo, H Otoveli), Arabia Saudita (Rubaiyat e Westerly), Emirati Arabi (Bulgari Resorts, Royal Atlantis Group e Sand Dollar). E, ancora, il salone ha registrato presenze da Francia (Le Bon Marché), Giappone (Takashimaya e BayCrew’s), Turchia (Vakko), Qatar (Harvey Nichols). Tra i nuovi mercati di punta White segnala «la zona prosperosa del Middle East», con cui il salone ha avviato importanti collaborazioni, come quella avuta per la prima edizione della Red Sea Fashion Week, e «l’America Latina con Messico, Colombia ed Argentina senza tralasciare Paesi in forte ascesa per questo settore della moda resort come la Grecia e l’India».

Il salone è il primo nel suo genere in Italia a legare il mondo della moda con quello del turismo e dell’ospitalità, complici collezioni resort – beachwear, abbigliamento e accessori non necessariamente da mare, ma indossabili in momenti di svago e relax – di brand internazionali. La manifestazione ha ospitato marchi internazionali come il colombiano Agua by Agua Bendita e una selezione di brand nel portafoglio di due showroom che, per la prima volta, hanno scelto Milano come vetrina: Victor Showroom e Summer Games.

«Pensiamo come gruppo che oggi si è portati sempre più a sperimentare formule nuove in modo da arrivare a dialogare con mercati differenti e trovare nuova linfa creativa e commerciale – ha spiegato Massimiliano Bizzi, fondatore di White – . Ovviamente avviare in questo momento una nuova manifestazione è coraggioso però ci ha premiati. L’atmosfera e i risultati numerici di questi tre giorni hanno dimostrato che dobbiamo continuare su questa strada, che sta dando i suoi frutti sia a noi che all’intera fashion week, la quale ha potuto giovarsi della presenza di importanti buyer stranieri che da tempo non visitavano la città di Milano».

Fonte: Il Sole 24 Ore