Inflazione, la Gran Bretagna centra l’obiettivo del 2% a maggio

LONDRA – Obiettivo centrato per la prima volta da quasi tre anni. L’inflazione britannica è scesa al 2% in maggio, il livello previsto dalla Banca d’Inghilterra, secondo gli ultimi dati resi noti oggi dall’Ufficio nazionale di Statistica (Ons).

L’inflazione, che era al 2,3% in aprile, continua quindi la sua traiettoria discendente dopo il picco dell’11,1% raggiunto nell’ottobre 2022 e la Gran Bretagna può vantare un dato migliore dell’eurozona (+2,6% in maggio) o degli Stati Uniti (+3,3%).

Particolarmente positivo il crollo dei prezzi dei generi alimentari: l’inflazione nel settore, che aveva toccato un picco del 19,2% lo scorso anno, è scesa all’1,7% in maggio.

Il premier Rishi Sunak, impegnato in una campagna elettorale tutta in salita, ha prontamente rivendicato il merito. “Quando sono diventato primo ministro l’inflazione era all’11% – ha dichiarato oggi -. Abbiamo agito con decisione, abbiamo attuato una strategia chiara e per questo l’economia ha svoltato l’angolo”.

Sunak ha anche avvertito gli elettori che “tutti i progressi fatti sarebbero a rischio con i Laburisti”. I sondaggi di opinione continuano a dare i conservatori, al potere da 14 anni, in svantaggio e indietro di almeno 20 punti al partito laburista in vista delle elezioni del 4 luglio. Il calo dell’inflazione, secondo gli analisti, difficilmente cambierà le prospettive dei Tories di una sconfitta alle urne.

Fonte: Il Sole 24 Ore