Vodafone cede il 18% di Indus Towersper 1,8 miliardi $

Dal nostro corrispondente

NEW DELHI – Vodafone Group ha annunciato di aver ceduto una quota più consistente del previsto della sua partecipazione in Indus Towers con l’obiettivo di ridurre il suo indebitamento. In un primo momento il colosso britannico delle Tlc aveva preventivato di cedere circa la metà del 21,5% detenuto nella società di infrastrutture passive per il settore della telefonia mobile.

A fine giornata invece era passato di mano un ben più consistente 18 per cento equivalente a circa 1,82 miliardi di dollari. Una cifra molto prossima alla porzione di indebitamento di Vodafone che ha come collaterale le sue attività indiane come la partecipazione in Vodafone Idea, il terzo operatore del Paese per numero di abbonati, che a sua volta continua a detenere una partecipazione in Indus Towers.

Dietro la decisione di disfarsi quasi interamente della quota nella società di torri ci sarebbe stata la forte domanda da parte del mercato. L’operazione è avvenuta mediante dei block deal, una formula sempre più utilizzata negli ultimi mesi sui mercati indiani. Tra i compratori della partecipazione ci sono sia operatori finanziari come Sbi Mutual Fund e Kotak Securities che società del settore Tlc come Bharti Airtel, il numero due indiano del settore che, con l’1% acquistato mercoledì, è salita al 49% di Indus Towers.

Il mercato indiano della telefonia mobile indiano è uno dei più grandi al mondo, ma negli ultimi anni è stato attraversato da una fase di consolidamento e soprattutto dall’ingresso nel settore di Jio, una società del Gruppo Reliance, il più grande dell’India per capitalizzazione, che – forte del fatto di avere le spalle coperte dalla casa madre – ha obbligato tutti i concorrenti a ridurre drasticamente le tariffe per non finire fuori mercato.

Fonte: Il Sole 24 Ore