Borse deboli senza il faro di Wall Street. Milano tiene (-0,3%) con Eni e Intesa Sp

(Il Sole 24 Ore Radiocor)Borse europee deboli in una seduta priva delle indicazioni di Wall Street, chiusa per festività. I listini hanno risentito dell’annuncio, da parte della Commissione europea, dell’avvio del processo ufficiale per l’apertura di procedure per deficit eccessivo nei confronti di sette Paesi: Belgio, Francia, Italia, Malta e Slovacchia per l’Eurozona, a cui si aggiungono Ungheria e Polonia. Il listino principale della Borsa milanese ha chiuso con una flessione limitata allo 0,29%, quando si attestano in flessione tutti i principali indici del Vecchio Continente. Così terminano in rosso Parigi (-0,77%), Francoforte (-0,36%) e Madrid (-0,1%) e Amsterdam (-0,37%). Gli occhi degli investitori restano puntati sulla politica monetaria, con la Bank of England chiamata giovedì alla decisione sui tassi dopo che l’inflazione nel Regno Unito si è leggermente raffreddata attestandosi a +2% su anno e +0,3% a maggio.

Ue, procedura per deficit eccessivo per sette Paesi

La Commissione europea ritiene che sia giustificata l’apertura di una procedura per deficit eccessivo a carico di sette Stati: Belgio, Francia, Italia, Malta e Slovacchia per l’Eurozona e poi Ungheria e Polona, sulla base dei dati di chiusura dei conti 2023. «Si tratta solo del primo passo verso l’apertura delle procedure per i disavanzi eccessivi», precisa Bruxelles. Alla luce di tale valutazione, e dopo aver esaminato il parere del comitato economico e finanziario, la Commissione «intende proporre al Consiglio di avviare procedure per disavanzo eccessivo basate sul deficit per questi Stati membri a luglio 2024». E soltanto a novembre, quando sarà presentato il pacchetto del cosiddetto semestre europeo di governance economica, la Commissione renderà note le raccomandazioni paese per paese, dalle quali emergerà l’entità della manovra di correzione dei conti pubblici che dovrà essere fatta a livello nazionale in coerenza con le nuove regole della spesa netta. Ha prevalso la linea soft nella fase di passaggio tra le vecchie regole e le nuove, già entrate in vigore: per la prima volta le varie fase della procedura vengono così spezzettate in sei mesi.

Titoli lusso sotto pressione, Golden Goose rimanda l’Ipo

A Piazza Affari il Ftse Mib ha limitato i danni grazie alla tenuta di Eni (+0,83%), grazie alle indiscrezioni sulla possibile vendita di attività in Costa d’Avorio, e delle banche (Intesa Sanpaolo +1,2%), che beneficiano di dati ancora incoraggianti sulla qualità del credito. Tra le blue chip acquisti anche su Iveco (+1,76%) e Leonardo (+1,2%), mentre StMicroelectronics ha perso il 4,67% dopo che martedì il comparto tech aveva vissuto una giornata sotto i riflettori al traino di NVidia, diventata prima società per capitalizzazione. Male il lusso (Moncler -1,81% e Brunello Cucinelli (-0,77%) dopo lo stop alla quotazione di Golden Goose.

Spread chiude in rialzo a 154 punti, rendimento decennale sale al 3,94%

Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund. A fine giornata il differenziale di rendimento tra il BTp decennale italiano di riferimento (Isin IT0005560948) e il pari scadenza tedesco si e’ attestato a 154 punti base, in aumento rispetto ai 149 punti della chiusura di martedì. Sale anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un’ultima posizione al 3,94%, in netto rialzo dal 3,88% del riferimento precedente.

Euro stabile, petrolio sui massimi da sette settimane

Sul mercato valutario, euro poco mosso sul dollaro a 1,0744 (da 1,0730 martedìin chiusura). La moneta unica vale anche 169,65 yen (da 169,82), mentre il rapporto dollaro/yen è a 157,91 (da 157,86). Sul fronte dell’energia, in rialzo il prezzo del petrolio, che ha toccato i massimi da sette settimane mentre gli auspici per la domanda della stagione estiva e i timori legati alle guerre in corso hanno più che bilanciato l’aumento a sorpresa delle riserve Usa: il Brent per agosto si attesta a 85,79 dollari (+0,54%) e il Wti di pari scadenza a 81,08 dollari (+0,46%). In progresso del 2% a 35,4 euro al megawattora il prezzo del gas naturale europeo ad Amsterdam.

Fonte: Il Sole 24 Ore