Fecondità, Italia (con la Spagna) maglia nera Ocse: 1,2 figli per donna

L’Italia, è noto, si trova nel pieno di un’inverno demografico. Il rapporto dell’Ocse “Society at a Glance 2024” permette di misurare questa tendenza alla denatalità in confronto al comporamento negli altri Paesi. Il tasso di fecondità totale (Tft) italiano si conferma tra i più bassi, un primato negativo condiviso con un altro Paese del Mediterraneo, la Spagna: 1,2 figli per donna. Fa peggio solo la Corea del Sud «con un tasso stimato di 0,7 figli per donna nel 2023». La diminuzione, precisa l’Ocse nel documento, «è andata di pari passo con l’aumento dell’età in cui le madri hanno il primo figlio, cifra che è cresciuta da 26,5 anni nel 2000, in media Ocse, a 29,5 nel 2022».

Una tendenza in tutti i Paesi Ocse

L’organizzazione con sede a Parigi segnala «un’ampia tendenza» verso un aumento della mancanza di figli in tutti i Paesi dell’Ocse, «ma la portata di questa tendenza varia a seconda dei Paesi». Tutti i Paesi dell’Ocse registrano «un declino di lungo termine del tasso di fecondità totale». In media il tfr è diminuito costantemente tra il 1960 e il 2002; negli anni 2000 fino al 2008 c’è stata una piccola ripresa della fertilità («una battuta d’arresto temporanea»), dopodiché il tasso è sceso al minimo storico di 1,5 nel 2022. Un valore ben al di sotto del “livello di sostituzione” di 2,1 bambini per donna. Tra i Paesi Ocse nel 2022, «il tasso più alto è stato registrato in Israele con 2,9 figli per donna, seguito da Messico e Francia con 1,8 figli per donna».

La lunga crisi italiana delle nascite

In Italia i tassi di fertilità sono costanetemente inferiori alla media Ocse ormai dal 1960. Il Tft è sceso a 1,19 figli per donna nel 1995, c’è stata una ripresa della fertilità fino al 2008 (1,44) ma da allora il tasso è diminuito e nel 2022 era appena sopra 1,2 figli per donna. L’età media delle madri italiane al parto è aumentata da 30,4 anni nel 2000 a 32,4 anni nel 2022, un anno e mezzo sopra la media Ocse. La mancanza di figli è aumentata in tutta l’Ocse ma ci sono differenze fra paesi in termini di tempi e portata. In Italia l’assenza permanente di figli è raddoppiata dall’11% per le donne nate nel 1951 al 22% per le donne nate nel 1975 (terzo valore al mondo dopo Giappone e Spagna).

Fonte: Il Sole 24 Ore