Axa vende le banche francesi, esposizione tagliata di un terzo

Persino il colosso francese Axa taglia l’esposizione alle banche francesi. La reazione del mercato azionario alla decisione del presidente Emmanuel Macron di indire elezioni anticipate potrebbe rivelarsi eccessiva, ma l’aumento del premio di rischio sui titoli di Stato francesi sembra una tendenza duratura, ha affermato il gestore di portafoglio Gilles Guibout. Così, Axa Investment Managers ha ridotto la propria esposizione ai titoli bancari francesi e non vede alcuna rapida inversione di tendenza nel recente aumento dei rendimenti sovrani.

Il taglio al 10%

«Il principale aggiustamento che abbiamo apportato in questo contesto è stato quello di ridurre la nostra esposizione verso le banche francesi dal 10% al 15%, per gestire la volatilità del portafoglio», ha affermato Guibout. Alla fine del 2023 AXA IM aveva circa 850 miliardi di euro di asset in gestione.

Le azioni di Societe Generale SA, Credit Agricole SA e BNP Paribas SA hanno perso tutte oltre il 10% del loro valore dall’annuncio della decisione a sorpresa del 10 giugno, un calo molto più profondo del 3% subito dal settore bancario europeo nel periodo. I titoli di stato francesi hanno visto il loro premio di rendimento rispetto alla Germania salire a 79 punti base, il massimo dal 2017, un aumento che penalizzerà gli istituti di credito francesi in termini di costi per il prossimo futuro, ha affermato Guibout.

La sensibilità del sistema bancario

Le banche tendono ad essere particolarmente vulnerabili alle preoccupazioni sul futuro politico di un paese attraverso quello che gli analisti hanno definito il circolo vizioso tra banche sovrane. I finanziatori possono avere un’esposizione diretta al governo attraverso la detenzione di debito sovrano, o subire l’effetto indiretto di imporre misure costose per le finanze pubbliche.

Gli investitori temono che le finanze pubbliche del paese, già tese, peggioreranno a livelli pericolosi qualora prevalesse il Rassemblement National di estrema destra di Marine Le Pen o una coalizione di sinistra. Mercoledì, la Commissione europea ha contestato alla Francia di aver registrato un deficit di bilancio del 5,5%, un livello che supera di gran lunga il limite del 3% del blocco.

Fonte: Il Sole 24 Ore