Tre offerte per Smart Bank: anche illimity entra in pista

Entra nel vivo il dossier Smart Bank, la banca fintech controllata da Cirdan e commissariata da Bankitalia nel dicembre 2023. Nei giorni scorsi, a quanto risulta al Sole 24Ore, sul tavolo dei due commissari nominati da Via Nazionale, Enrico Ajello e Andrea Guaccero, assistiti da Prometeia, sono arrivate le offerte di tre soggetti interessati a realizzare una possibile operazione: a quanto risulta si tratta di Illimity, la banca guidata da Corrado Passera; una piccola ma attiva banca popolare del Centro Italia e una finanziaria spagnola. Le tre proposte sono giunte al termine di una lunga fase di data room tenutasi nei mesi scorsi e conclusasi nella prima metà di giugno, che ha raccolto l’interesse di diversi soggetti tra banche, veicoli e fondi.

L’interlocuzione

Ora inizierà una fase di approfondita interlocuzione e di analisi tra i vari soggetti in causa che, realisticamente, potrebbe dare qualche esito a settembre. Va detto che la ricerca della soluzione per la realtà nata dalle ceneri di Banca del Sud e finita nel mirino di Bankitalia per gravi irregolarità contabili (si parla di una errata ponderazione della rischiosità degli asset a bilancio che ha azzerato i ratio patrimoniali) è tutt’altro che scontata, anche perché è difficile la composizione degli interessi delle varie parti coinvolte.

Il business dei certificati

Illimity stessa, il soggetto più strutturato per realizzare l’acquisizione, starebbe valutando il da farsi. Il gruppo guidato dal banchiere ed ex ministro avrebbe interesse ad entrare nel business dei certificati, segmento di nicchia (ma remunerativo) su cui la banca digitale commissariata aveva puntato con forza. In questo contesto, tuttavia, non è neppure da escludere che illimity, abbandonato il business dei crediti deteriorati e nel quadro di una più ampia riflessione, possa valutare anche di allargare il dialogo non solo con la struttura commissariale della banca (che di per sé cuba circa 200 milioni in termini di raccolta, e poco più di una decina di dipendenti) ma punti a coinvolgere nei ragionamenti anche i soci di riferimento, Cirdan Capital Management, società di diritto inglese (non soggetta o impattata dai provvedimenti amministrativi di Bankitalia) che controlla a sua volta Cirdan Group Spa (questa sì commissariata). Incroci e ipotesi di lavoro, appunto, che hanno bisogno di tempo per maturare. Se ne parlerà, forse, a settembre.

Altro capitolo è quello relativo alla finanziaria spagnola: il veicolo, attivo nei prestiti personali e che fa capo ad alcuni finanzieri russi, avrebbe messo nel mirino la licenza bancaria di Smart Bank in sé con l’intenzione di sbarcare in Italia. Ma il commercio di licenze bancarie, come noto, non è certo visto di buon occhio dalla Vigilanza. Da qui alcune perplessità.

Più fondato appare invece l’interesse della piccola banca popolare attiva nel Centro Italia, che potrebbe invece puntare a entrare in un business e piattaforma digitale nell’ottica di una futura trasformazione in Spa.

Fonte: Il Sole 24 Ore