Egm ai raggi X: Elsa Solutions raddoppia l’ebitda con batterie, litio e idrogeno

È nata in una cantina. Ma siccome non ci troviamo nella Silicon Valley californiana bensì nella Motor Valley emiliana (precisamente a Imola), non si tratta di Apple o Amazon bensì di Elsa Solutions, approdata all’Euronext Growth Milan il 28 settembre 2023. Elsa sta per “Elettronica Santerno”, e se questo nome non vi è nuovo è perché si tratta proprio della società che a novembre 2019 ha dato vita all’attuale Enertronica Santerno dopo la fusione con Enertronica. In Elettronica Santerno aveva iniziato la sua attività lavorativa Enzo Dal Pozzo, presidente e fondatore di Elsa Solutions.

Oggi Elsa Solutions è una specie di “giano bifronte” in quanto opera in due linee di business ben distinte: E-Motion (servizi relativi ai sistemi di automazione industriale) e Aliant (assemblaggio, produzione e commercio di batterie al litio, sistemi a idrogeno e componenti e sistemi per la mobilità elettrica e le energie rinnovabili). Non è chi non veda che la linea di business Aliant (rivolta per lo più a produttori Oem di macchinari mobili impiegati nell’agricoltura, nelle costruzioni, nel sollevamento e nella logistica) stia acquistando particolare importanza nell’ambito dei processi di transizione ecologica.

I numeri

Difatti nell’esercizio 2023 Elsa Solutions ha visto complessivamente salire i ricavi del 26,2% a 19,3 milioni, ma in tale ambito l’incremento della linea di business E-Motion è stato del 14,1% a 10,3 milioni, ma quello della linea di business Aliant è stato ben del 43,9% a 8,9 milioni, con un peso percentuale sul totale ricavi passato dal 43,9% al 46,3%. Il “sorpasso” si avvicina. E dato che i costi operativi sono complessivamente aumentati solo del 19,5% a 16,7 milioni (+18,9% a 13,3 milioni per i costi relativi alle materie prime e +31,8% a 1,9 milioni per quelli del personale, con un numero medio di dipendenti passato da 34 a 42 unità), ecco che l’ebitda è quasi raddoppiato (+91,7% a 2,7 milioni), così come l’ebit (+97,6% a 2,2 milioni) e appena in minor misura l’utile netto (+83,2% a 1,3 milioni), a seguito di oneri finanziari passati da 306.000 a 552.000 euro.

Al 31/12/2023 Elsa Solutions evidenziava un indebitamento finanziario netto di 5,4 milioni (rapporto Debt/Equity pari a 0,57 volte, quindi del tutto fisiologico), in diminuzione rispetto ai 7 milioni di fine 2022 anche per effetto degli introiti dell’Ipo, che al netto delle spese sono stati pari a 3,3 milioni. Prudenzialmente non sono stati distribuiti dividendi e, del resto, a partire dall’esercizio 2020 la società ha intrapreso un percorso di rafforzamento della struttura finanziaria e, se a valere sugli esercizi 2020 e 2021 sono stati rispettivamente distribuiti dividendi per 200.000 e 80.000 euro, anche nel 2022 gli utili erano stati destinati a riserva.

Elsa Solutions in sede di Ipo ha dichiarato che la sua strategia si focalizzerà sull’ampliamento del portafoglio clienti (i primi 10 clienti nel 2022 hanno generato il 56% del fatturato, percentuale che sale al 77,3% per la linea di business Aliant) e della capacità produttiva (è prossimo il completamento dell’estensione del sito operativo di Imola, della superficie di 1.800 mq.), oltre al rafforzamento delle strutture organizzativa, commerciale e di ricerca e sviluppo.

Fonte: Il Sole 24 Ore