Alpitour, fatturato hotel a 200 milioni nel 2024. Crescita per acquisizioni

Una acquisizione recente che porta a oltre 4.600 le camere complessive gestite dal gruppo, tappa di una strategia di riposizionamento sul settore alberghiero. Per Alpitour questo è solo l’ultimo tassello di un percorso di rafforzamento della propria presenza nel segmento hotel. Risultati che hanno di fatto posticipato la vendita della società controllata indirettamente dal gruppo Tip dell’imprenditore Giovanni Tamburi, che ne detiene il 62% circa nell’ambito di un club deal (si veda box a lato).

L’opzione hotel

«Il recente acquisto riguarda l’immobile e i terreni dell’Arenella Resort a Siracusa, 60 ettari e 460 camere, che saranno oggetto di investimenti per ristrutturazione e rinnovamento, con l’obiettivo di migliorare prodotto e servizi e conferire al resort, con nuovi spazi, anche una vocazione congressuale», racconta in esclusiva al Sole 24 Ore Paolo Terrinoni, ceo di VOIhotels, divisione di Alpitour World dedicata agli alberghi che vanta la propria presenza in location come Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, ma anche Capo Verde, Madagascar, Maldive e Zanzibar. «L’operazione si inserisce nel contesto di un business relativamente nuovo per il gruppo. La dimensione alberghiera all’interno di Alpitour World ha subìto notevoli trasformazioni negli anni recenti – prosegue -. Originariamente gli alberghi erano una mera componente del pacchetto di viaggio del tour operator, poi sono diventati un’autonoma unità di business con la nascita di VOIhotels». Dal 2019 al 2023 sono stati investiti circa 135 milioni di euro in nuove acquisizioni, anche di immobili, e in ristrutturazioni per la riqualificazione del prodotto, consolidando il patrimonio del gruppo con asset immobiliari.

La scelta post Covid

Dopo il Covid il gruppo ha colto l’occasione offerta dal rinnovato interesse per viaggi e turismo e nel 2021 è nata così VRetreats, collezione di alberghi di lusso, tra dimore e palazzi storici e di pregio ubicati in Italia, focalizzata su mete da valorizzare agli occhi del turista internazionale. Nel 2023 VRetreats ha ampliato la propria collezione introducendo quattro nuove strutture a Siracusa, Olbia, Cervinia e Firenze. «L’obiettivo è arrivare a proporre un itinerario italiano, una sorta di Grand Tour, in cui affiancare città d’arte del nostro sud alle destinazioni più note », dice. A oggi sono 26 le strutture operative, suddivise tra le otto dell’area VRetreats, tutte in Italia, e le 18 di VOIhotels situate tra Italia ed estero. Otto sono le strutture di proprietà, compresa quella appena acquisita. Terrinoni stima un valore di mercato degli asset di proprietà di circa 300 milioni di euro.

«Una crescita importante se si pensa che le strutture erano 17 nel 2019 – sottolinea Terrinoni -. Ben 600 sono le camere delle dimore di lusso. Nel complesso abbiamo chiuso il 2023 con un fatturato di 180 milioni, +65% rispetto al 2019. L’Ebitda del 2023 è stato di poco superiore a 30 milioni. Contiamo di chiudere il 2024 con 200 milioni di fatturato. Gli affitti delle strutture in gestione pesano per il 13% del fatturato».

I contatti con gli investitori

Molti i contatti in corso con Sgr, imprese famigliari, investitori istituzionali per singoli progetti, perché come sottolinea Terrinoni, «l’obiettivo è crescere ampliando il perimetro». A tal proposito è in fase avanzata una trattativa per aprire un cinque stelle nel centro di Lecce, ma sotto la lente ci sono anche Milano, Roma e Napoli. La business unit dedicata agli hotel oggi rappresenta l’8% del fatturato del gruppo, e contribuisce per circa il 20% al suo risultato. «Nel giro di poco tempo vogliamo arrivare a 12 destinazioni con strutture di lusso», conclude.

Fonte: Il Sole 24 Ore