ItalyX può rafforzare la leadership italiana nell’export globale

Non siamo tra le sette nazione più grandi al mondo per popolazione né estensione geografica, ma siamo parte del G7, ovvero delle sette più importanti economie del pianeta. E lo siamo grazie alla struttura manifatturiera e, fatto ancora più importante, alla capacità di esportare tutto quello ideiamo e facciamo in Italia. Non ci sono solo le tre famose “effe” (fashion, furniture e food, ovvero moda, arredo e agroalimentare) ma tantissime altre filiere di eccellenza, dalla meccanica alla cosmetica, passando per l’aerospazio e la farmaceutica. Settori e filiere conosciute per grandi aziende e gruppi, ma che si reggono (anche) sulla spina dorsale fatte da piccole e medie imprese.

È da queste constatazioni e da una consapevolezza ancora troppo poco radicata della forza intrinseca del made in Italy che è nato il progetto di certificazione ItalyX, ideato dal Gruppo 24 ORE con Confindustria, pensato per creare un circolo virtuoso tra le qualità e il valore in particolare delle Pmi manifatturiere e l’esperienza del Gruppo nell’essere, da sempre, a fianco delle imprese per supportarle nella crescita. Mercoledì 19 giugno a Milano, a soli otto mesi dalla presentazione di ItalyX, si è svolto l’evento «ItalyX Business Matching Meeting»: l’amministratrice delegata del Gruppo 24 ORE, Mirja Cartia d’Asero, ed Eraldo Minella, direttore generale Servizi professionali e formazione del gruppo, hanno aggiornato sull’evoluzione del progetto, ribadendo le motivazioni che lo hanno fatto nascere e anticipando alcune novità e imminenti adesioni, di fronte a una platea di rappresentanti delle aziende che hanno già ottenuto la certificazione e di manager, consulenti e imprenditori che desiderano avvicinarsi al progetto.

Un ecosistema di attori

Non è solo una piattaforma di certificazione aperta solo alle aziende, ma di un ecosistema composto anche da associazioni territoriali di Confindustria e Camere di Commercio (si veda l’articolo in pagina), alle quali si è unita fin dall’inizio Assoconsult, che rappresenta le imprese di consulenza di management in Italia. L’ad del Gruppo 24 ORE è partita dai numeri che hanno spinto a ideare il progetto ItalyX: «Nonostante la cifra complessiva dell’export dall’Italia sia altissima, guardando con attenzione i dati, vediamo che le aziende italiane che esportano sono solo il 10% del totale e ricordiamo che più del 90% delle imprese italiane sono piccole e medie – ha sottolineato Mirja Cartia d’Asero –. Sono oltre 135mila le aziende che vanno oltre confine, ma 1.500 valgono da sole il 55% del valore totale dell’export, le mitiche multinazionali tascabili con le quali l’Italia conquista il mondo da decenni». Come dire: la performance sui mercati esteri ha già del miracoloso, ma ci sono grandissimi spazi di crescita, proprio puntando alle Pmi. «È soprattutto alle aziende medie e piccole che ci rivolgiamo con ItalyX, una certificazione basata su un disciplinare rigoroso messo a punto dal Sole 24 ORE e verificato sul campo da enti certificatori terzi e indipendenti, a partire da Bureau Veritas. A oggi sono circa 70 le aziende che hanno aderito e molte altre hanno mostrato interesse – ha aggiunto l’ad –. In aumento anche le Camere di Commercio mondiali: abbiamo già siglato accordi con la Camera di Commercio italiana in India, con quella Italo-Araba e quella italiana a Barcellona. Da stasera annunciamo l’accordo con la Camera di Commercio italiana nel Regno Unito e presto saranno ufficiali quelli con la Camera italo-tedesca e con quella italiana in Cina».

La rigorosità del processo

Nei dettagli del disciplinare (disponibile online all’indirizzo https://italy-x.ilsole24ore.com ) è entrato Eraldo Minella, aggiungendo che la certificazione è parte integrante delle attività di servizio alle imprese del Gruppo 24 ORE, che comprendono ad esempio Partner24, il network che raggruppa e certifica gli studi professionali. «Siamo convinti di poter innescare circoli virtuosi tra le competenze delle aziende, ma anche dei tantissimi studi di professionisti del nostro Paese, e il know how e il prestigio del Sole 24 Ore, che in decenni ha conquistato e rafforzato una reputazione di affidabilità e competenza partendo dal core business editoriale – ha aggiunto Minella –. In un settore, l’editoria, rivoluzionato da internet e da altri cambiamenti, per il Gruppo 24 ORE è importante trovare altri modi di essere presenti sul mercato».

L’evoluzione del progetto

Partita come iniziativa rivolta alle aziende manifatturiere e con un disciplinare ad hoc, non si esclude che ItalyX sia estesa al settore dei servizi. Lo auspica in primis Luigi Riva, presidente di Assoconsult: «Le eccellenza italiane sono ovunque e per tutte le opportunità all’estero sono enormi – ha sottolineato –. Due le leve che, come Assoconsult, abbiamo individuato in collaborazione con il Centro Studi di Confindustria: l’innovazione e un maggiore ricorso ai brevetti e il branding. All’estero, e forse persino all’interno dei nostri confini, conosciamo alcuni grandi nomi ma non quelli di realtà più piccole e spesso eccezionali. Un esempio che colpisce sempre: la app più scaricata in Cina si chiama Remimi, che usa l’intelligenza artificiale generativa per migliorare qualsiasi immagine. Non è un’app nativa cinese né della Silicon Valley, l’ha inventata un’azienda italiana che si chiama Bending Spoons».

Fonte: Il Sole 24 Ore