Sviluppo applicativo semplificato con l’AI: Oracle Apex si evolve
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del software e Oracle, uno dei giganti dell’industria tecnologica, ha colto questa opportunità integrando potenti funzionalità basate sull’Ai nella sua piattaforma di sviluppo low-code, Oracle APEX, che consente di creare applicazioni software con un minimo sforzo di codifica manuale. Una serie di novità che puntano a semplificare e rendere più accessibile e intuitivo il processo di sviluppo di applicazioni per gli sviluppatori.
Una delle principali aggiunte è l’Assistente AI APEX, uno strumento che permette di creare applicazioni utilizzando semplici istruzioni in linguaggio naturale. Ad esempio, invece di dover ricordare a memoria i nomi delle tabelle, delle colonne e la complessa sintassi SQL, gli sviluppatori possono semplicemente formulare una richiesta come “Mostrami tutte le magliette rosa di taglia grande rimaste dalle ultime spedizioni alle nostre sedi di Kansas City e Wichita”. L’Assistente Ai si occuperà di tradurre questa richiesta in un’istruzione SQL valida, automatizzando così gran parte del lavoro. Inoltre, l’Assistente AI può spiegare il codice esistente e suggerire correzioni di bug con un semplice clic, sollevando gli sviluppatori dallo svolgere attività di debug e correzione del codice di routine.
Un’altra funzionalità interessante è il Create APP Assistant, che consente di creare nuovi progetti di applicazione partendo da prompt in linguaggio naturale che specificano gli attributi e le funzionalità desiderate. Invece di dover impostare manualmente ogni singolo componente, gli sviluppatori possono descrivere l’applicazione che vogliono realizzare, e l’assistente si occuperà di generare la struttura di base.
Infine, Oracle APEX ora offre la possibilità di aggiungere facilmente alle applicazioni un’interfaccia conversazionale basata su AI. Questo permette agli utenti finali di “conversare” con l’applicazione utilizzando il linguaggio naturale, senza la necessità per gli sviluppatori di creare da zero complessi componenti di intelligenza artificiale generativa o di elaborazione del linguaggio naturale.
«Avere a propria disposizione un assistente Ai in grado di determinare in modo contestuale i nomi delle colonne o i JOIN e di generare sintassi complesse è una vera e propria svolta», ha dichiarato Mike Hichwa, senior vice president, Software Development, Oracle.
Fonte: Il Sole 24 Ore