Il Made in Italy a vele spiegate: con la nave Vespucci debutta Villaggio Italia
«L’Italia a vele spiegate». A metà del tour mondiale della nave Amerigo Vespucci, «la piu bella del mondo» come la battezzarono gli americani nel 1962, decolla il Villaggio Italia, esposizione itinerante che sarà allestita al molo di approdo del veliero e porterà il Made in Italy in otto porti: da Los Angeles a Tokyo, e poi a Darwin, Singapore, Mumbai, Abu Dhabi, Doha e Jeddah. Diplomazia al cubo: navale, militare ed economica.
Crosetto: «Sul Vespucci il meglio dell’Italia»
«Sono già salite 110mila persone a visitare il Vespucci, un pezzo di Italia nel mondo. Ora aggiungiamo un moltiplicatore, un racconto del meglio del Paese. Perché è il racconto che crea ricchezza, Pil e speranza»», ha sottolineato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, primo fautore dell’iniziativa. Illustrando il progetto a Roma al Vittoriano, Crosetto ha evidenziato che «l’esigenza è anche quella di rivitalizzare il significato del Made in Italy tra chi non lo ricorda più, per età o lontananza»: «Noi pensiamo che tutto il mondo sappia cos’è l’Italia, ma ci sono Paesi o generazioni che non collegano più il nostro Paese alla bellezza, alla tecnologia, alla qualità della vita. Dobbiamo spiegare che l’Italia è ancora e sarà nei prossimi anni questo». Anche per questa ragione il tour sarà accompagnato da una docuserie: nuovi canali di comunicazione per nuovi target.
Una mini-Expo itinerante
Un’eccellenza come il Vespucci, dunque, che continua a formare generazioni di marinai, è chiamata a raccontare le «nazionali delle eccellenze italiane», dalla tecnologia alla moda, dal cinema alla musica: questa è la ricetta. «Una mini-Expo itinerante», la ha definita Luca Andreoli, direttore generale di Difesa Servizi, la società in house della Difesa che supporta tutte le fasi della campagna, disegnata con 11 ministeri. Villaggio Italia si articolerà su una superficie di oltre 12mila metri quadrati. A Los Angeles il palinsesto conta 26 eventi tra conferenze stampa, concerti, esposizioni e mostre. Con un’opera in bronzo di Jago, “La David”, «che ci accompagnerà in tutto il mondo». E con le principali istituzioni culturali del Paese già mobilitate: per il filone cinema, a L.A. centrale – con gli attori italoamericani attesi al Villaggio e i tributi ai grandi maestri Ennio Morricone e Sergio Leone – la gestione è stata affidata alla Mostra di Venezia. Chiara la sintesi di Andreoli: «Un progetto dell’Italia per l’Italia».
L’ammiraglio Credendino: Vespucci orgoglio nazionale
Alla fine, come chiesto dallo stesso Crosetto, un’agenzia indipendente misurerà l’impatto dell’iniziativa. Benedetta da Marco Tronchetti Provera, presidente onorario del progetto Tour Vespucci e Villaggio Italia, che in un videosaluto ha augurato «buon vento» a tutti i ragazzi e alle imprese coinvolti: «Anche noi come Pirelli saremo nei Villaggi ad accompagnare questa avventura speciale». Quanto sia speciale è stato richiamato dall’ammiraglio Enrico Credendino, capo di stato maggiore della Marina militare: «La nave Vespucci è stata varata nel 1931 da Fincantieri, ha 2.700 metri quadrati di vele e un equipaggio di 271 persone, che con gli allievi diventano 451. Si fa formazione in ambienti sfidanti, si insegna a conoscere il mare e il vento. E si fa grande attività di diplomazia navale. Il Vespucci è la storia della nostra Marina degli ultimi cent’anni. È veramente l’orgoglio nazionale».
L’ultima prodezza: aver doppiato Capo Horn
In collegamento con il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, che ha moderato la presentazione, anche il comandante del Vespucci, il capitano di vascello Giuseppe Lai, che ha rievocato l’impresa storica di aver doppiato per la prima volta Capo Horn, a inizio aprile: «Un’emozione fortissima, come marinai e come uomini. Il vento a Capo Horn può essere tanto oppure troppo. Per fortuna ne abbiamo avuto tanto. Era il vento giusto». Nel ringraziare Lai e l’equipaggio, Crosetto si è soffermato sull’importanza di legare il Vespucci all’Italia, di «trasformare una cosa antica in una cosa che può essere un volano per il Paese».
Fonte: Il Sole 24 Ore