Perché Nvidia ha perso mezzo trilione e cosa c’entra Jensen Huang

La leadership di Nvidia a Wall Street è durata pochissimo. Il tempo di qualche titolo sui giornali. Poi, da giovedì scorso (20 giugno), per le azioni del colosso californiano è stato un bagno di sangue. Il produttore di chip – celebre per le sue GPU dedicate al gaming e improvvisamente ricchissimo per i suoi processori per l’intelligenza artificiale – ha perso il 16% in 3 sedute, bruciando oltre mezzo trilione di dollari di market cap.

Così Nvidia, che per un giorno è stata regina di Wall Street compiendo un sorpasso storico ai danni di Microsoft ed Apple, è “rimpiombata” al terzo posto, con una capitalizzazione di mercato di nuovo sotto ai 3 trilioni di dollari.

Le ragioni del crollo

Ma cosa ha scatenato questo crollo?

Nel piano di business dell’azienda di Santa Clara non ci sono stati cambiamenti. Sembra piuttosto una questione di correzione, dopo guadagni galoppanti.

C’è un particolare, però, che potrebbe aver innescato il crollo del titolo: l’indiscrezione secondo la quale il ceo, Jensen Huang, avrebbe venduto azioni per circa 95 milioni di dollari. Le mosse di Huang farebbero parte di un piano di vendita Rule 10b5-1 precedentemente programmato e predisposto a marzo, come mostrano i documenti.

Fonte: Il Sole 24 Ore