Borsa, Eurova positiva. A Milano rialzano la testa le banche
(Il Sole 24 Ore Radiocor) Borse europee positive, dopo la frenata della vigilia. Il nervosismo, però, continua a regnare sovrano in vista dell’importante dato americano sull’inflazione Pce, quella preferita dalla Federal Reserve per prendere decisioni di politica monetaria, in calendario venerdì. Sale inoltre l’attesa per il voto elettorale in Francia, che sta scuotendo l’Europa e l’assetto politico in via di formazione. Sulle prime battute Milano sale delo 0,3%, mentre lo spread si attesta a 150 punti dai 152 punti della vigilia e il rendimento del Btp decennale è stabile 3,93%.
Oltreoceano attesa per il dato sull’inflazione delle famiglie, in Europa spread francese in calo dopo parole Bardella
Ieri Wall Street ha di nuovo chiuso contrastata, anche se i titoli tech si sono risollevati, trascinati dal balzo di quasi il 7% di Nvidia. Oltreoceano gli investittori continuano a interrogarsi sulle future mosse della Federal Reserve e un dato cruciale sarà quello di venerdì, che misura l’inflazione che devono sostenere le famiglie americane. Gli esperti prevedono che a maggio l’indice dei prezzi Pce abbia rallentato il passo dal 2,8% annuale registrato ad aprile al 2,6%. Sarebbe un trend positivo, che potrebbe consentire allentamenti della politica monetaria. Tuttavia proprio ieri Michelle Bowman, componente del board della Federal Reserve, ha smorzato le aspettative dicendo: «non prevedo un taglio dei tassi d’interesse nel 2024. Non siamo ancora al punto in cui è appropriato abbassare i tassi». In Europa, invece, il membro del Consiglio direttivo della Bce, Olli Rehn, ha affermato che le aspettative del mercato, di ulteriori due tagli dei tassi entro fine anno, sono ragionevoli. Intanto nel Vecchio Continente l’attenzione è tutta catalizzata sulla Francia, in vista delle elezioni del fine settimana. Lo spread tra i decennali del Paese e i Bund tedeschi di pari durata, che nei giorni scorsi si è spinto in area 76 punti base, livello che non si vedeva da un decennio, oggi è in calo in area 70 punti, complici le parole con le quali il leader del partito di Raggruppamento Nazionale, Jordan Bardella (in testa nei sondaggi, ndr), ha assicurato che non produrrà grandi sconvolgimenti nelle politiche fiscali e nelle finanze in caso di maggioranza assoluta.
A Milano recuperano le banche, rimbalza Leonardo
A Piazza Affari recuperano le banche, dopo la frenata della vigilia. Leonardo – Finmeccanica prova a risalire dai livelli sui quali è piombata la vigilia, risentendo sia dalla notizia che lo stabilimento pugliese di Grottaglie si fermerà per quattro mesi a seguito dei problemi di Boeing, sia per l’andamento in calo del settore aerospazio, trascinato in basso dalla francese Airbus, che ha tagliato le stime per fine anno. Sono invece ben impostate le Saipem, grazie ai commenti positivi degli analisti di Jefferies. Perdono quota le utility, che invece si erano distinte la vigilia. Nel resto del listino balzo di Racing Force, dopo la chiusura dell’aumento di capitale da 7,5 milioni.
Euro-dollaro poco mosso, in rialzo il greggio
Sul mercato valutario, euro/dollaro poco mosso a 1,0692 da 1,700 ieri in chiusura. La moneta unica vale anche 170,93 yen (da 171,05), mentre il rapporto dollaro/yen si attesta a 159,88 (159,70). L’approssimarsi della divisa nipponica a quota 160 per un dollaro è tornato ad alimentare l’aspettativa di nuovi interventi da parte delle autorità di Tokyo. Sul fronte energetico, in rialzo il prezzo del petrolio, con il future agosto sul Wti in progresso dello 0,64% a 81,35 dollari al barile e il contratto di pari scadenza sul Brent a 85,53 (+0,61%). In moderato rialzo anche il gas naturale, che sulla piattaforma Ttf di Amsterdam è indicato a 35 euro al megawattora (+0,5%).
Tokyo chiude in rialzo dell’1,3%
La Borsa giapponese ha chiuso in rialzo, guidata dai titoli dei chip e di altri prodotti elettronici, mentre lo yen debole ha alimentato le aspettative di crescita degli utili. Anche i segnali di debolezza economica degli Stati Uniti hanno alimentato le speranze di potenziali tagli dei tassi da parte della Fed. L’indice Nikkei è salito dell’1,3% a 39.667,07 punti. Gli investitori si stanno concentrando sui dati economici e sui commenti delle autorità giapponesi sul recente deprezzamento dello yen. Il rendimento dei titoli di stato giapponesi a 10 anni è salito di 2,5 punti base all’1,020%.
Fonte: Il Sole 24 Ore