Il mattone gestito cresce del 5% a livello globale
Un anno difficile il 2023 sul fronte economico globale e, in ricaduta, sui mercati immobiliari di tutto il mondo. Tassi d’interesse in rialzo, una contrazione di oltre il 50% degli investimenti complessivi, cali dei prezzi e molta incertezza hanno condizionato l’intero anno. Nonostante questo quadro, il settore del cosiddetto mattone di carta ha continuato la propria espansione e il patrimonio complessivo di fondi immobiliari e Reits è cresciuto del 4,5% a livello mondiale. Bene anche l’Italia, dove i fondi non quotati non hanno ceduto il passo alle difficoltà.
Il Rapporto di Scenari Immobiliari
A tracciare in dettaglio il ritratto dell’industria del mattone gestito in Italia e all’estero è il Rapporto 2024 (il 44esimo) su “I fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei, che ne ha curato la parte di analisi finanziaria, presentato oggi emersi oggi a Milano.
Il Rapporto 2024 è stato presentato da Mario Breglia, (presidente di Scenari Immobiliari), Francesca Zirnstein (direttore generale di Scenari Immobiliari) e Gottardo Casadei (Studio Casadei) e commentato dai rappresentanti dei fondi che hanno contribuito alla sua realizzazione: Gabriele Bonfiglioli (Coima Sgr), Michele Beolchini (Investire Sgr), Emanuele Caniggia (Dea Capital Real Estate Sgr), Riccardo Corsi (Fabbrica Immobiliare Sgr), Giovanni Di Corato (Amundi Real Estate Italia Sgr), Domenico Giusti (Castello Sgr), Nunzio Laurenziello (Generali Real Estate Sgr), Emiliano Ranati (Cdp Real Asset Sgr), Vincenzo Scerbo (Colliers Global Investors Italy Sgr).
Il quadro mondiale dei fondi immobiliari
Il patrimonio di fondi quotati, non quotati e Reits prosegue, dice il Rapporto, nel suo trend positivo e alla fine del 2023 ha raggiunto, a livello globale, 4.650 miliardi di euro, con un aumento del 4,5% rispetto al 2022, con i Reits (Real estate investment trust) che concentrano circa il 76% del patrimonio complessivo. La fase espansiva dei fondi immobiliari prosegue anche in Europa, dove sono cresciuti numericamente e in termini di patrimonio: complessivamente sono operativi 1.973 fondi e 276 Reits, con un patrimonio complessivo pari a 1.600 miliardi di euro (4,6 punti percentuali di incremento). Il peso dei fondi europei sul patrimonio complessivo nel mondo rimane stabile e pari al 34,4%, ma cresce in volume e conferma il ciclo positivo degli ultimi anni. A fine 2023 il patrimonio gestito in Europa dagli otto Paesi principali ha toccato i 943 miliardi di euro, poco meno dell’anno precedente (946). In dieci anni il patrimonio è quasi triplicato con duemila fondi immobiliari attivi.
In avanti e con buoni fondamentali
L’interpretazione dei dati viene innanzitutto da Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari. «Il 2023 è stato un anno cruciale e sfidante per il mercato immobiliare, che si è trovato ad affrontare numerose difficoltà – ha dichiarato Breglia aprendo il convegno di presentazione del Rapporto -. Abbiamo assistito, infatti, a una decrescita del capitale globale, a cambiamenti radicali nei modi di vivere e lavorare, al rialzo dei tassi di interesse, al calo dei prezzi, una maggiore cautela degli investitori e una caduta di oltre il 50% negli investimenti. Nonostante questo scenario, a cui si aggiungono le crisi politiche e le guerre in corso, il comparto immobiliare nel suo insieme ha avuto una buona capacità di resistenza e lo scenario che si delinea per il 2024 è decisamente più positivo».
Fonte: Il Sole 24 Ore