Il Salva casa si trasforma, pioggia di emendamenti sul decreto

Molte modifiche in arrivo sul Salva casa. Che, alla fine del passaggio parlamentare, sarà radicalmente diverso rispetto alla prima versione del provvedimento, andato in Gazzetta Ufficiale alla fine di maggio. Dicono questo i primi segnali che arrivano dalla Camera, dove mercoledì 26 giugno alle 12 è scaduto il termine per il deposito degli emendamenti presso la commissione Ambiente. Sul testo del Dl n. 69/2024 (relatori: Dario Iaia, Fdi ed Erica Mazzetti, Fi) sono arrivate 522 proposte di modifica. Un numero altissimo, che sconta un gran numero di proposte depositate proprio dalla maggioranza: sono poco meno di 300.

Lega prima per emendamenti

Dei 522 emendamenti presentati, allora, la quota più rilevante arriva proprio dalla maggioranza: la Lega ne ha presentati 105, Forza Italia 103 e Fratelli d’Italia 66. Si conferma, così, che sono molti gli spazi per andare a integrare il provvedimento. E, soprattutto, che i due partiti più attenti al tema della casa (Lega e Forza Italia) hanno intenzione di lasciare la loro impronta sul testo. Mentre Fratelli d’Italia, dal canto suo, non starà a guardare, dal momento che guiderà i lavori attraverso il relatore. In cima alla lista delle potenziali modifiche ci sono le integrazioni sull’abitabilità, sulla quale sarà previsto uno svecchiamento delle regole attualmente risalenti al 1975, e l’emendamento “Salva Milano”, che dovrebbe prevedere una sorta di condono per i lavori già avviati o autorizzati nel capoluogo lombardo.

In aula il 15 luglio

Dal lato dell’opposizione, gli emendamenti del M5s sono 58, 53 quelli del Misto, 30 quelli di Alleanza Verdi e Sinistra e 50 quelli del Partito democratico. Il calendario dei lavori prevede, a questo punto, che nella seduta di giovedì verranno dichiarate le inammissibilità e saranno indicati gli emendamenti segnalati. In questo modo, spiega il relatore Dario Iaia, si procederà ad una «riduzione sensibile» del fascicolo di proposte. Il voto in commissione Ambiente dovrebbe iniziare la settimana del 9 luglio, per poi andare in aula per la discussione generale il 15 luglio.

Fonte: Il Sole 24 Ore