Garanzie e grandi nomi sorreggono il mercato inglese da Sotheby’s

Moderno batte contemporaneo

La speculazione sui lavori freschi di pittura e di giovani artisti sembra finalmente aver terminato la sua corsa. In termini di contributo al risultato i lavori a cavallo fra ‘800 e inizi ‘900 hanno prevalso decisamente, grazie anche al sorprendete risultato dei quattro lavori di Renoir, tutti venduti per un totale di 9,6 milioni di sterline, fra cui spicca il lotto più conteso della serata, un decorativo ‘Bouquet se lilas’ del 1878 che ha triplicato la stima garantita di 2-3 milioni di £ a 6,9 milioni con le commissioni.

A questi si aggiungono lavori di Schiele, Caillebotte, Pissarro, Sisley, Degas, Severini, Hammershoi e August Strindberg con un tela di fine ‘800 proveniente dalla collezione Safra aggiudicata a 2,9 milioni di £, per un totale di 8,4 milioni di £, con solo due lotti finiti ai garanti di parte terza, mentre complessivamente i lavori di artisti viventi sommano 6,4 milioni di £, nonostante tre garanzie di parte terza e l’inclusione dei 90enni Kusama e Richter.

Persino senza calcolare il contributo di Picasso e Giacometti, le cui tre sculture hanno attratto forti rilanci per un totale di 5 milioni di £, l’arte moderna ha realizzato tre volte il fatturato del contemporaneo.

Arte italiana

L’esito oltre le aspettative per un ‘Concetto Spaziale’ con buchi di Fontana della collezione Goldenberg ha anticipato il risultato milionario per una tela delle ‘Attese’ rossa con sette tagli (100x81cm) del 1966, che ha superato agilmente la garanzia di parte terza per fermarsi a 4,1 milioni di £ con le commissioni. La garanzia ha salvato un ‘Achrome’ di Manzoni stimata 2,8-3,5 milioni di £ che passa di mano a 3,2 milioni con le commissioni. Un arazzo di Boetti della serie ‘Tutto’ ha raggiunto la stima bassa di 600mila £.

Nonostante l’aggiudicazione a 650mila £ abbia superato la stima alta, il paesaggio pre-futurista di Gino Severini del 1908, una gradevole tela di grandi dimensioni dai toni verdi, provoca una perdita significativa per l’acquirente che l’aveva pagata ben 1 milione di sterline nel lontano 2007 da Christie’s a Londra. Resta ora da attendere i risultati delle prossime aste di Christie’s e Phillips per capire come la capitale inglese si posiziona sulla scena internazionale.

Fonte: Il Sole 24 Ore