Citycar, c’è chi dice no e altri che ci credono ancora. Ecco perché
In Italia, in controtendenza col mercato globale, le auto piccole, le citycar altrimenti rinominate le utilitarie, sono una scelta obbligata. Chi compra un’auto nuova, soprattutto in tempi di ricarico carburanti, crisi si chip e lunghi tempi di attesa, cerca ormai modelli semplici, poco costosi e possibilmente efficienti. Ma c’è anche qualche brand che una volta sostituito il diesel con l’elettrico, rilancia l’offerta.
I marchi coreani Hyundai e Kia i più irriducibili
Fra gli ultimi a gettare la spugna e ad abbondare l’offerta sono i costruttori coreani del Gruppo Hyundai e Kia che fanno di tutto e di più per presidiare un settore in piena decadenza, ma che loro, invece, lavorano per mantenere in via, costi quel che costi. Hyundai, infatti, non ha mai smesso di produrre la piccola i10, affidandone lo stile e proponendo un livello di qualità coreana. Ed ora aggiungono anche una chiccosa mini elettrica.
Nuova Hyundai Inster la supermini a batteria
E’ un crossover, la forma ideale, lungo 3,82 metri, le forme squadrate e un frontale simpatico: si presenta così la nuova citycar di Hyundai, siglata Inster. Nonostante le dimensioni compatte può accogliere quattro passeggeri. Il pavimento piatto lascia spazio per le gambe di tutti gli occupanti. Senza contare che il divano dietro suddiviso in due parti in grado di scorrere avanti, amplia di molto lo spazio del bagagliaio. Insomma nulla è lasciato al caso.
Si ricarica in fretta e costa meno di 25.000 euro
La nuova coreana è offerta in due versioni con batteria da 42 kWh e motore da 97 cv per uno 0-100 km/h in 11,7 e una velocità massima di 140 km/h e l’altra da 49 kWh e 115 cv per un secondo in meno da 10 a 100 e 10 km/h di più per la velocità di punta. L’autonomia è di 300 km. Senza contare che ha lo stesso equipaggiamento di sicurezza delle sorelle maggiori a batteria, la Ioniq 5 e Ioniq 6, ma la Inster ha un prezzo d’attacco accessibili di 25.000 euro.
Kia con la Picanto resta fedele a benzina e GPL
Ha debuttato in questi giorni il restyling della più piccola del brand coreano di Kia. Sostanziose le modifiche al frontale che sfoggia nuovi pari a sviluppo verticale e full Led nelle versioni di punta come la GT-Line. Praticamente invariata la meccanica della Picanto che tuttavia propone dei rinforzi alla scocca per migliorare la protezione dagli urti laterali. I motori sono sue, il 1.000 a tre cilindri da 63 cv e il 1.200 cc a 4 cilindri da 79 cv più fra qualche mese anche l’interessante bifuel Gpl 1.0.
Fonte: Il Sole 24 Ore