Gp d’Austria pieno di sorprese: bagarre tra Verstappen e Norris, ne approfitta Russell
La trentasettesima edizione del Gran Premio d’Austria ha sorpreso ancora una volta tutti, dimostrandosi una pista non noiosa nonostante prove e gara sprint parecchio banali, cioè con risultati allineati ai nuovi equilibri della stagione in corso, dove la Red Bull fa da padrona e agli inseguitori non tocca (quasi) mai la lotta al vertice.
Fra gli inseguitori di quest’anno, non fanno più alcuna differenza i due successi Ferrari: sembrano ormai tempi lontani e dimenticati. Da seconda forza, piano piano, infatti, la monoposto rossa è mediamente scivolata a ‘giocarsela’ mediamente come terza squadra o peggio. È il caso di oggi, dove Leclerc, tolto il doppio ritiro canadese, riesce a completare la sua prestazione più brutta dell’anno, senza punti, all’undicesimo posto. Va meglio a Sainz, sul podio, ma solo ed esclusivamente per via di disgrazie altrui e una dose di fortuna superiore al compagno di scuderia.
Grinta e pepe, Norris e Verstappen danno spettacolo
Avendo vissuto troppi mesi di noie alterne, bisogna dire che è andata in scena una domenica di Formula 1 decisamente interessante. C’è stata lotta vera, ci sono stati episodi discussi e tuttora discutibili, c’è stato un importante stravolgimento rispetto agli ordini d’arrivo più consueti degli ultimi tempi. E alla fine la classifica generale sta aprendo scenari inaspettati: ad esempio ha ‘compattato’ ulteriormente il poco margine di Perez su Piastri e Russell nella classifica piloti, lasciando presagire una stagione molto più difficile del solito per la riconferma Red Bull, almeno nel mondiale dei costruttori.
McLaren meglio di Ferrari
E se, come sopra accennato, fra le marche la Ferrari trema e manca poco al ‘sorpasso’ di McLaren, in pista la supremazia arancione sulle rosse si è già manifestata da tempo. La casa di Woking, bisogna dirlo, aveva portato questa settimana una nuova ala anteriore e modifiche ai profili alari. E gli poteva andare anche meglio. Peccato infatti per il tempo cancellato a Piastri per una discutibilissima ‘violazione ai track limit’ che ha fatto inorridire molti addetti ai lavori e conservatori di questo sport: forse si sta iniziando ad esagerare con regole non gradite nemmeno ai piloti visto che, senza una sanzione fino a pochi anni fa non comminabile, Piastri sarebbe partito davanti a Russell e forse avrebbe potuto raccogliere lui il successo.
Per due diverse ‘cause esterne’, insomma, il progresso delle prestazioni della scuderia di Zak Brown non è stato colto degnamente. Norris, infatti, ha commesso un grave errore di gioventù nel mettere troppa pressione a Verstappen quando era già ‘cotto a puntino’ nel finale.
Fonte: Il Sole 24 Ore