Borsa, Europa debole con focus su inflazione e banche centrali
Partenza in calo per i principali listini dopo la fiammata di ieri. Assimilato l’esito del voto francese, in attesa dei ballottaggi di domenica prossima, il mercato oggi si focalizza sull’inflazione europea a giugno (attesa al 2,5% dal 2,6% di maggio), un dato osservato attentamente per come potrebbe influenzare le decisioni della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse. Ieri la presidente Christine Lagarde, aprendo i lavori del Forum Bce a Sintra, ha avvertito che “il lavoro sull’inflazione “non è finito” e che “dobbiamo rimanere vigili” perché, data la magnitudine degli shock all’inflazione avuti negli ultimi anni, lo scenario di un “soft landing” non è ancora garantito. Oggi è atteso anche l’intervento del numero uno della Fed, Jerome Powell, in un panel insieme a Lagarde e al presidente della banca centrale brasiliana, Roberto Campos Neto.
Intanto, ieri, Wall Street ha dato il via al secondo semestre in rialzo, grazie alla spinta dei titoli tech. Questa settimana, più corta per la festività del 4 luglio, è atteso in particolare il rapporto sull’occupazione di giugno (venerdì). Sull’altra sponda dell’oceano, gli indici asiatici sono poco mossi mentre continua senza sosta la svalutazione dello yen.
Sul valutario, l’euro resta debole sul dollaro con il cambio poco mosso a 1,073. In lieve rialzo il prezzo del petrolio con il Brent settembre a 86,8 dollari al barile e il Wti agosto a 83,5 dollari. Poco mosso anche il gas, che viaggia a 33,5 euro al megawattora sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
La Borsa di Tokyo, intanto, recupera sul finale di seduta e conclude gli scambi in rialzo, superando quota 40mila per la prima volta da inizio aprile, seguendo il consolidamento degli indici Usa, con l’aggiornamento del record per il listino della tecnologia Nasdaq. L’indice di riferimento Nikkei mette a segno un guadagno dell’1,12% a un livello di 40,074,69 e un aumento di 443 punti. Sul mercato dei cambi non si arresta invece il processo di svalutazione dello yen sul dollaro a 161,70, e sull’euro a 173,50.
Fonte: Il Sole 24 Ore