Benetton, scontro sui contratti di solidarietà al 40%

Il nuovo corso di Benetton, dopo l’uscita traumatica dell’amministratore delegato Massimo Renon, ingaggiao nel 2020, e sostituito un mese fa da Massimo Sforza, punta sui contratti di solidarietà. E’ questa la proposta arrivata dal gruppo di Ponzano Veneto: contratti di solidarietà a tutti i lavoratori, tranne alcuni comparti, fino al 40% per sei mesi prorogabili. Dalle organizzazioni sindacali arriva a stretto giro un fermo no: le sigle «respingono la possibilità di intesa per un accordo così penalizzante», fanno sapere dopo un incontro avvenuto nel pomeriggio di ieri con i delegati aziendali e le rappresentanze sindacali interne (Rsu).

L’opposizione, spiegano le categorie tessili di Cgil, Cisl e Uil, deriva dal fatto che «nessun piano industriale è stato presentato». I sindacati chiedono inoltre l’integrazione salariale al 100% per le eventuali giornate di solidarietà. L’azienda ha quindi proposto l’ampliamento della platea di lavoratori che possono accedere a uscite incentivate, estendendola a dipendenti lontani più di 24 mesi dalla data del pensionamento. Nel frattempo gli uffici delle sedi di Ponzano Veneto (Treviso) e Villorba (Treviso) rimarranno chiusi tutti i venerdì dal 12 luglio al 3 agosto. Il personale degli uffici che rimarranno chiusi nei venerdì delle prossime settimane sarà impiegato in modalità smart working.

Sarebbero 375 i lavoratori di Benetton interessati dai contratti di solidarietà proposti dall’azienda. La quota dell’ammortizzatore sociale sarà al centro, assieme ad altri argomenti, di un nuovo vertice tra azienda e sindacati fissato per il 15 luglio. Dal 16 luglio sono già state calendarizzate le assemblee con i lavoratori. Le organizzazioni sindacali ritengono eccessiva l’applicazione della solidarietà al 40% e puntano innanzitutto a ridurne l’incidenza, in termini di percentuale e di numero di interessati.

Per quanto riguarda la ristrutturazione della rete commerciale, le chiusure di punti vendita indicate dalla proprietà riguardano in prima battuta negozi non profittevoli collocati all’estero, e solo successivamente ed eventualmente sedi in Italia.

L0 scorso 18 giugno l’assemblea di Benetton Group Srl aveva approvato il bilancio 2023 e nominato consiglieri di amministrazione Christian Coco – presidente -, Andrea Pezzangora e Claudio Sforza. Il Cda della Società, riunitosi subito dopo, aveva nominato Sforza amministratore delegato conferendogli le deleghe esecutive.

Fonte: Il Sole 24 Ore