Borse asiatiche in rialzo, lo yen recupera dai minimi storici

Le Borse asiatiche viaggiano in rialzo quest’oggi: l’indice MSCI Asia-Pacifico ha toccato il suo punto più alto in oltre due anni, con i titoli tecnologici che hanno contribuito maggiormente al rally. Il Topix giapponese ha toccato un massimo intraday record e anche le azioni di Corea del Sud, Taiwan e Australia hanno registrato un progresso. I contratti futures statunitensi sono rimasti poco mossi dopo che l’S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno raggiunto i record in una sessione ridotta prima della festa dell’Indipendenza negli Usa.

Lo yen si è rafforzato dopo aver toccato ancora una volta il livello più basso dal 1986 contro il dollaro nella sessione precedente. Persistono le speculazioni secondo cui la Banca del Giappone inasprirà la politica monetaria solo gradualmente.

Le Borse mondiali sono sulla buona strada per toccare la serie di guadagni settimanali più lunga da marzo, sulla scia di una serie di dati economici deboli negli Stati Uniti, che hanno riportato sul tavolo l’idea di tagli dei tassi a settembre. Il settore dei servizi americano si è contratto al ritmo più veloce in quattro anni, mentre il mercato del lavoro ha visto ulteriori segnali di indebolimento.

I verbali della riunione della Fed di giugno hanno mostrato che i banchieri centrali Usa erano in attesa di prove che l’inflazione si stesse raffreddando e erano divisi sul tempo in cui mantenere i tassi elevati. I trader di swap prevedevano quasi due tagli dei tassi nel 2024, di cui il primo a novembre, anche se sono aumentate le scommesse su una riduzione dei tassi a settembre.

I rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni sono rimasti stabili dopo essere scesi di sette punti base al 4,36% nella sessione precedente, il che ha pesato sul dollaro. La maggior parte delle valute asiatiche si è apprezzata rispetto al biglietto verde, guidata dal baht tailandese e dal dollaro taiwanese.

Fonte: Il Sole 24 Ore