“Horizon: An American Saga – Capitolo 1”, un ritorno al western classico per Kevin Costner

Kevin Costner e il cinema western: una storia d’amore. Si potrebbe intitolare così un libro incentrato sulla filmografia del regista e attore americano, da sempre grande appassionato e creatore di storie appartenenti a uno dei generi fondativi della storia del cinema a stelle e strisce.

Dopo essere diventato una celebrità negli anni Ottanta (tra i suoi film d’attore c’era anche il western “Silverado” del 1985), Costner aveva compiuto il grande passo andando dietro la macchina da presa per “Balla coi lupi” (1990), pellicola con cui vinse ben 7 premi Oscar.

Sette anni dopo, il ritorno alla regia con il post-apocalittico e sfortunatissimo “L’uomo del giorno dopo”, prima di puntare ancora al western con il suo terzo lungometraggio da regista: “Terra di confine – Open Range” (2003), un buon prodotto rimasto troppo sottovalutato.

Sono passati più di vent’anni e Costner è tornato alla regia con il progetto più ambizioso della sua carriera, “Horizon: An American Saga”, un’epopea in quattro parti di cui la prima è arrivata questa settimana nelle nostre sale, dopo la presentazione fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes.

Al centro c’è il tema dell’espansione americana del West, negli anni a cavallo e intorno alla Guerra Civile. Il colonialismo bianco si stava affermando a discapito delle popolazioni indigene americane, ma ciò che interessa a Costner è soprattutto esplorare il fascino del vecchio West, riportandoci indietro nel tempo nella storia di un genere che negli ultimi decenni ha fatto enorme fatica a ritrovare il successo di un tempo.

Fonte: Il Sole 24 Ore