Calderone: è irregolare oltre il 60% delle imprese agricole

Il Superbonus ha fatto nascere «aziende non qualificate che scontano la necessità di fare in fretta coniugandola con la disattenzione». Lo ha detto la ministra del Lavoro Marina Calderone parlando al “Forum in masseria” a Manduria, nella tenuta di Bruno Vespa (organizzato insieme alla società Comin& Partners). Calderone ha anche ricordato la maxioperazione di ispezione nel settore agricolo scattata mercoledì scorso in tutta Italia, che ha schierato 1.200 tra ispettori e carabinieri. Per la ministra il “quadro di azione” di contrasto alle irregolarità messo in campo dal governo, che prevede anche nuove assunzioni di ispettori, «vuol dire contrasto ai fenomeni illeciti con strumenti importanti, dando alle forze ispettive la possibilità di poter leggere i dati, metterli in relazione e fare una intelligence importante per arrivare a trovare situazioni che parlano di illegalità e sfruttamento».

Calderone: tra 2024 e 2025 altri 1.200 nuovi ispettori per contrasto illegalità

Per contrastare l’llegalità nel mondo del lavoro «tra il 2024 e il 2025 rafforzeremo la forza ispettiva per circa 1.200 nuovi ispettori» ha aggiunto la ministra. «Avevamo già fatto un intervento con il decreto legge Pnrr bis che abbiamo convertito e adesso nel decreto agricoltura abbiamo sbloccato le assunzioni del contingente ispettivo di Inps e Inail con altri 500 ispettori», ha ricordato.

«Il Superbonus ha creato aziende non qualificate»

Anche nel settore dell’edilizia, non solo in quello agricolo, le irregolarità sono parecchie. Calderone ha spiegato che «è nato un sistema legato alla necessità di fare in fretta, e quindi far fronte alle richieste», e il Superbonus «ha inciso parecchio in questo facendo nascere aziende non qualificate». Per questo bisogna «lavorare e investire sulla qualificazione delle imprese», ha aggiunto. Per questo bisogna «lavorare e investire sulla qualificazione delle imprese» ha aggiunto.

«A ottobre decreto attuativo su patente a crediti edilizia»

La ministra ha anche ribadito che «la patente a crediti in edilizia l’abbiamo inserita in norma, siamo pronti a presentare alle parti sociali la prossima settimana la bozza di decreto di attuazione e nel mese di ottobre entrerà in funzione, come entrerà in funzione la lista di conformità sulle imprese virtuose».

«Aumentano i posti a tempo indeterminato»

La tendenza attuale è «un incremento dei posti di lavoro a tempo indeterminato e la conversione dei contratti a tempo determinato» in contratti permanenti, ovvero «le aziende investono» ha incalzato la ministra per la quale non bisogna comunque «continuare a demonizzare il tempo determinato dicendo che è precario», perché «togliamo la flessibilità buona che serve alle imprese per gestire i picchi di stagionalità». Visto «il tema demografico importante, dobbiamo saper usare tutti gli strumenti con grande appropriatezza perché abbiamo bisogno di più gente al lavoro anche per garantire la tenuta dei conti previdenziali», la sanità e il welfare «che fanno da corollario alla retribuzione». «Non sono d’accordo sul fatto che i giovani vadano all’estero perché pagati meglio», ha aggiunto, spiegando che invece bisognerebbe aiutarli a leggere e valutare un contratto di lavoro italiano perché se si guarda a garanzie come ferie, permessi, congedi, assistenza, tfr e welfare aziendale «credo che ci sia da raccontare una storia diversa» in cui «il livello della contrattazione collettiva italiana non ha uguali in tutto il panorama paesi industrializzati nel mondo»

Fonte: Il Sole 24 Ore