Maserati GranCabrio, sportiva à la carte: ioni di litio o V6

Maserati reinventa la sportiva GranCabrio e la gamma prevede sia una versione a motore termico (Trofeo) sia una elettrica (Folgore) mantenendo sempre l’eleganza e il piacere di guida tipici delle vetture della casa modenese.

Abbiamo guidato entrambe le versioni lungo le strade che abbracciano il Lago Maggiore immagazzinando numerose sensazioni di guida e raccogliendo il favore di turisti e dei locali a conferma che il lavoro dei designer capitanati da Quentin Amore ha mantenuto alti gli standard della casa del Tridente.

GranCabrio mantiene le proporzioni e le linee stilistiche del Tridentemarchio; addirittura GranCabrio e GranTurismo sono state sviluppate parallelamente per mantenere lo stesso Dna sui due modelli. Esteticamente Trofeo e Folgore si differenziano per la zona anteriore, dove entrambe presentano un lungo cofano che però su Trofeo sfoggia ampie prese d’aria e una griglia con listelli verticali per far prendere aria al powertrain mentre su Folgore ha solo una griglia a nido d’ape e due prese d’aria ridotte in prossimità dei freni. Per il resto le due vetture si presentano uguali, ben proporzionate, con parafanghi piuttosto bombati e al posteriore presentano fari sottili che abbracciano le estremità. Anche con la capote, GranCabrio mantiene la linea della coupé e questa si alza/abbassa in circa 14 secondi e a una velocità massima di 50 km/h.

Salendo a bordo di Trofeo e Folgore ci si sente accolti in un vero salotto, con il lusso e la qualità dei materiali e con un alto livello tecnologico suggerito dal cruscotto digitale e dal display touch posto al centro della plancia. Accendendo Folgore il sound del V6 Nettuno riempie l’ambiente, un rombo pieno da 550 cv bitubo che su strada è in grado di passare da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi. Inoltre, il cambio automatico a 8 rapporti rende fluido e veloce il passaggio tra le marce e senza accorgersi si raggiungono alte velocità. Da segnalare che con una guida sportiva si fa un po’ fatica a utilizzare gli ampi paddle fissi dietro al volante e a volte capita di agganciare le leve dietro dato il poco spazio tra leve e paddle. Il volante ha una buona impugnatura e da questo è possibile selezionare una delle quattro modalità di guida.

Mentre inaspettato il feeling di guida trovato con la Folgore, che grazie al bilanciamento 50-50 tra anteriore e posteriore, permette di avere elevata stabilità. In questo caso, la vettura è spinta da tra elettromotori che raggiungono una potenza combinata di oltre 760 cv (560 kW che diventano 610 kW con la funzione MaxBoost) e una coppia massima di ben 1.350 Nm. Questi sono alimentati da una batteria da 92,5 kWh con architettura a 800 Volt per un’autonomia di 450 km. Le performance sono da vera supercar: lo 0-100 viene coperto in 2,8 secondi ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 290 km/h. Molto utili i paddle che in questo caso non servono per cambiare mancia, bensì per aumentare o diminuire l’intensità della frenata rigenerativa (quattro gli step).

Fonte: Il Sole 24 Ore