Più verde anche in città per prevenire le catastrofi

Il ripristino della natura è un imperativo anche nelle città secondo il nuovo regolamento Ue. Con più verde e meno luce artificiale nei Piani nazionali che i governi dovranno inviare a Bruxelles. Entro il 31 dicembre 2030 I Ventisette dovranno garantire «che non si registri alcuna perdita netta della superficie nazionale totale degli spazi verdi urbani né di copertura della volta arborea urbana», mentre dal 1° gennaio 2031 servirà un ulteriore scatto in avanti con un aumento della superficie nazionale totale degli spazi verdi urbani, anche grazie all’integrazione di elementi green negli edifici e nelle infrastrutture, come tetti e muri a misura di ambiente.

Aumentare la copertura vegetale in città rallenta il deflusso delle acque, riduce il rischio di inquinamento dei fiumi dovuto alle tracimazioni causate da piogge violente e contribuisce a contenere le temperature estive, rafforzando la resilienza climatica. Non solo. In fase di preparazione dei Piani nazionali, Bruxelles invita gli Stati a « prendere in considerazione la possibilità di arrestare o ridurre l’inquinamento luminoso in tutti gli ecosistemi oppure porvi rimedio», perché la luce artificiale ha un impatto negativo sulla biodiversità e può influire sulla salute umana.

Fonte: Il Sole 24 Ore