Zenato: le norme Ue occasione straordinaria di sviluppo

«La legge europea sul ripristino della natura e il completamento delle misure del Green deal non ci spaventano; da viticoltori sentiamo la responsabilità di preservare la fertilità del suolo, salvaguardare gli ecosistemi, ottimizzare l’impatto positivo verso la comunità e l’ambiente, oltre a una responsabilità sociale nei confronti di chi lavora per noi e delle generazioni future». È categorica e positiva Nadia Zenato, titolare insieme al fratello Alberto dell’azienda apprezzata in 65 Paesi grazie a vini eccellenti come l’Amarone, il Cresasso, il Ripassa, il Valpolicella e il Lugana.

«Le normative europee sono impegnative, ma offrono un’opportunità straordinaria per le aziende di ridefinire il loro ruolo nella società e di contribuire attivamente alla lotta al climate change – spiega -. Dobbiamo diventare attori di un cambiamento positivo e duraturo, perché ogni azione intrapresa può fare la differenza». E Zenato di azioni ne sta mettendo in campo parecchie, indicando la via ad altre aziende vitivinicole. «In vigna abbiamo adottato pratiche sostenibili, tra cui strumenti biologici per ostacolare la riproduzione di tignole e cocciniglie, l’inerbimento con erbe spontanee e aree ecologiche con boschi, siepi e prati – racconta -. Dal 2023 abbiamo installato quattro alveari con 250mila api che ogni giorno ne fanno nascere ottomila nuove e che impollinano 120 milioni di fiori, contribuendo alla biodiversità e ad abbattere 330 grammi di CO2 all’anno (pari a due voli aerei di media distanza per un passeggero)».

Acqua e fitofarmaci sono stati ridotti con l’installazione di tre Decision support system, con sensori che monitorano umidità e rischi da agenti patogeni. Il risparmio idrico è stato raggiunto anche con nuove macchine per l’imbottigliamento. Vetro alleggerito, cartoni e cassette in legno certificato, uso massiccio del riciclo e impianti fotovoltaici per l’energia pulita completano il quadro di un’azienda certificata con lo standard Equalitas, che segue i disciplinari di lotta integrata Sqnpi e il protocollo Biodiversity friend e che investe nel Visual soil assessment per lo studio della qualità fisica del suolo. «Il raggiungimento degli obiettivi climatici al 2050 è prioritario e costituisce anche una leva di sviluppo straordinaria delle aziende e del made in Italy», conclude Nadia Zenato.

Fonte: Il Sole 24 Ore