Assegno di inclusione a quasi 700mila famiglie, coinvolto 1,7 milioni di cittadini

Al 30 giugno 2024 l’Inps ha accolto quasi 700 mila domande di accesso all’Assegno di inclusione (Adi). Alle domande accolte, come spiega l’Istituto di previdenza in una nota ufficiale, corrispondono altrettanti nuclei familiari che coinvolgono circa 1,7 milioni di cittadini. Per quanto riguarda l’altra forma di sostegno al reddito, introdotta dal governo Meloni per favorire l’accesso al lavoro, il Supporto Formazione Lavoro (Sfl), ha coinvolto sempre al 30 giugno 2024, 96.000 persone che si sono viste accogliere la domanda e hanno incassato l’aiuto.

I dati dell’Osservatorio statistico Inps

Nel dettaglio, l’Osservatorio contiene un report con la sintesi del quadro normativo delle due misure e le principali evidenze quantitative, accompagnate da una serie di tavole statistiche. L’arco temporale di riferimento abbraccia il periodo che va dal primo mese di operatività della misura (settembre 2023 per Sfl/gennaio 2024 per Adi) e, per i pagamenti, fino a maggio 2024 (ultimo mese in cui i dati possono ritenersi statisticamente consolidati). In particolare, nel mese di maggio 2024 il numero di nuclei beneficiari di Adi è stato pari a 625 mila, mentre l’importo medio erogato mensilmente è risultato pari a 618 euro.

La composizione dei nuclei

La fotografia dell’Inps restituisce la composizione dei 625 mila nuclei presi in considerazione nello studio: in 260 mila sono presenti minori; in 239 mila sono presenti disabili; in 297 mila sono presenti persone di almeno 60 anni di età; in 6 mila ci sono persone in condizioni di “svantaggio”. Come ricorda l’Osservatorio l’Assegno d’Inclusione (Adi) è una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell’Isee, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

Supporto formazione lavoro è “rosa”

I beneficiari tra settembre e dicembre 2023 erano 33.000, aumentati a 93.000 tra gennaio e maggio 2024. Complessivamente, le domande accolte per Sfl fino al 30 giugno 2024 sono state 96.000, di cui il 57% donne e il 50% persone tra i 50 e i 59 anni. il Supporto Formazione Lavoro (Sfl), ricorda l’Inps, è una misura di attivazione al lavoro tramite la partecipazione a progetti di formazione e accompagnamento al lavoro, qualificazione e riqualificazione professionale, politiche attive del lavoro, comunque denominate, progetti utili alla collettività, servizio civile universale. Rappresenta una misura dinamica e innovativa che ha l’obiettivo di accompagnare e preparare i partecipanti all’ingresso nel mercato del lavoro, evitando di lasciarli soli nel momento in cui le loro competenze non risultano ancora allineate con le richieste del settore. Piuttosto che considerarla come un semplice sussidio, Sfl va visto come una politica attiva strutturale volta a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, riflettendo la necessità di un approccio integrato tra formazione e occupazione in un contesto economico in evoluzione.

Fonte: Il Sole 24 Ore