PizzAut cresce con i food truck e punta ad assumere oltre 500 giovani autistici

Una flotta di 100 food truck farà entrare nel mondo del lavoro oltre 500 ragazzi autistici. Questo il traguardo che vuole raggiungere PizzAut, il progetto di ristoranti-pizzerie fondato da Nico Acampora, che ora punta sulla mobilità dei truck. Un progetto che prevede due fasi: la prima da completare entro il 2028 fa leva su 30 food truck che copriranno il Nord Italia con l’assunzione di 120 ragazzi autistici. Il traguardo successivo è fissato al 2034 quando i mezzi di PizzAut saranno in grado di raggiungere tutte le località della Penisola grazie a oltre 100 mezzi. Per ogni furgone attrezzato a pizzeria su quattroruote lavoreranno 4 o 5 giovani autistici oltre all’autista. «Partiremo dalla Lombardia con 15 truck e 75 ragazzi assunti a tempo indeterminato che potrebbero diventare di più se i comuni, le amministrazioni locali ci daranno spazi all’aperto per i tavoli – dice Acampora che ricorda l’esperienza maturata nei primi due locali, a Monza e Cassina dè Pecchi, nei dintorni di Milano -. I due ristoranti sono completamente gestiti da ragazzi straordinari». Il locale di Monza è stato inaugurato dal Capo dello Stato nel 2023 ed è stato citato come esempio virtuoso durante il discorso di fine anno.

«Oggi abbiamo presentato un progetto che ci auguriamo coinvolga sempre più aziende e istituzioni perché il messaggio dell’inclusione arrivi in ogni angolo d’Italia – ha detto il fondatore di PizzAut -. Ringrazio tutte le istituzioni presenti, la Ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli, la Ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, la Sottosegretaria di Stato per l’Economia e le Finanze Lucia Albano, l’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia Elena Lucchini, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e Claudio Sgaraglia, Prefetto di Milano.E naturalmente ringrazio le aziende perché il loro coinvolgimento è fondamentale per noi, non solo perché ci supportano ma anche perché insieme a noi promuovono il valore dell’inclusione nel mondo del lavoro. Il progetto PizzAutobus consiste nel comporre una flotta di food truck, saranno 15 in Lombardia e 107 in tutta Italia. Ogni mezzo può impiegare fino a 5 persone autistiche. Un impatto iniziale di 75 posti di lavoro e di oltre 500 a regime. Stiamo organizzando corsi mirati proprio per formare 56 giovani autistici che poi lavoreranno sui primi PizzAutobus. Perché lo facciamo? Perché Il lavoro è un veicolo fondamentale di inclusione sociale, il progetto PizzAut nasce esattamente con questo presupposto e con l’obiettivo di trasformare i nostri ragazzi e le nostre ragazze in cittadini attivi, capaci di avere un futuro. PizzAut è un laboratorio di inclusione sociale, un amplificatore della nostra idea di futuro, le aziende sono il luogo in cui il risultato di questo laboratorio diventa realtà».

Le storie dei ragazzi

In queste due pizzerie lavorano ragazzi con carattere, volontà e una marcia in più. È il caso di Edoardo, ora assunto da Autogrill che voleva investire in un giovane autistico ed è stato mandato a lavorare in distacco da PizzAut «dopo 16 anni di tirocinio gratuito alle spalle» sottolinea Acampora. Simone è stato assunto invece da Quantum Retail, società specializzata nello sviluppo di negozi in franchising, ed è un giovanotto che prima non sapeva scrivere. «È il più anziano tra i camerieri e gli ho insegnato a scrivere» continua il fondatore della onlus. Anche Letizia prima dell’ingresso nel mondo del lavoro grazie a PizzAut non sapeva scrivere «perché la scuola disinveste. Ci ha messo 10 mesi e ora sa scrivere a memoria tutto il menù per prendere le ordinazioni». Tra gli altri giovani c’è anche un giovane laureato in Economia e Commercio e Simona in distacco da Danone dove lavora per alcuni giorni e in altri in pizzeria. È andare oltre all’inserimento perché «in Italia ci sono 600mila persone autistiche e solo l’1,7% lavora» dice Nico Acampora che sottrae questi ragazzi alla routine dei centri diurni che hanno un costo per persona intorno agli 80mila euro l’anno. Una mission che si concretizza in un risparmio per lo Stato mentre dopo l’assunzione a tempo indeterminato i ragazzi pagano le tasse e versano i contributi.

Il progetto dei food truck

Per fare crescere il progetto di inclusione Acampora ha ricevuto l’aiuto gratuito di PwC Italia con il supporto del team di professionisti di PwC Strategy& che hanno svolto le analisi di benchmarking, fornito il supporto legale e la stima di costi e ricavi. «PwC Italia e i professionisti di PwC Strategy& hanno offerto le proprie competenze per il progetto di PizzAut che mira a creare opportunità concrete di lavoro e inclusione sociale per i ragazzi autistici – dice Francesco Ferrara, Partner PwC Italia & Esg Leader -. Abbiamo offerto servizi per sviluppare un piano di espansione efficace per l’iniziativa PizzAutoBus. La collaborazione tra PwC e PizzAut, in particolare, dimostra come le competenze aziendali possano essere applicate per supportare iniziative sociali innovative, creando un impatto positivo anche sulla vita delle persone autistiche».

I truck saranno degli Iveco adattati alle necessità di quella che è una pizzeria su ruote e ognuno ha un costo di circa 100mila euro. Le aziende possono donare alle onlus i veicoli mentre la formazione dei giovani sarà fatta da PizzAut anche per creare un format di ristorazione e servizio omogeneo come saranno unici i canali di approvvigionamento delle materie prime. La formula elaborata dal team di PwC è quella del franchising e la parte variabile del fee verrà reinvestita in altre attività a favore dei ragazzi.

Fonte: Il Sole 24 Ore