Xiaohongshu piace al venture capital occidentale Cosa sappiamo sull’astro cinese del social shopping?

Dst ha partecipato al round – con un investimento dall’importo non noto – insieme a HongShan, ex Sequoia China, con sede a Hong Kong, che ha aggiunto la sua partecipazione esistente. Hanno investito anche le società cinesi di private equity Hillhouse Investment, Boyu Capital e Citic Capital. Xiaohongshu è sostenuta anche dalla società di venture capital GSR Ventures e dall’investitore statale di Singapore Temasek.

A spingere i nuovi investimenti c’è il fatto che Xiaohongshu è diventata redditizia nel 2023.

L’anno scorso ha registrato un utile netto di 500 milioni di dollari su un fatturato di 3,7 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dal Financial Times.

Nel 2022, invece, ha registrato una perdita di 200 milioni di dollari su un fatturato di circa 2 miliardi di dollari. Insolitamente, Xiaohongshu ha anche il sostegno dei giganti cinesi di internet Tencent e Alibaba, con le start-up che di solito devono scegliere tra loro per gli investimenti.

Gli investitori scommettono sul fatto che Xiaohongshu sia uno dei pochi unicorni tecnologici cinesi che possono sperare in un’offerta pubblica iniziale di successo dopo aver registrato una forte crescita. Xiaohongshu ha raggiunto 312 milioni di utenti attivi mensili nel 2023, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente, diventando così la piattaforma di social media di grandi dimensioni con la crescita più rapida in Cina lo scorso anno, secondo un calcolo del Financial Times.

La fiducia degli investitori in Xiaohongshu è stata insomma rafforzata dalla sua forte performance finanziaria e ha ravvivato le speranze che Pechino possa nuovamente guardare con favore alle quotazioni all’estero delle grandi aziende tecnologiche. Al tempo stesso però un’Ipo estera resterebbe complicata date le restrizioni di Pechino sulla condivisione transfrontaliera dei dati di cinesi.

Fonte: Il Sole 24 Ore