Fiat festeggia i 125 anni, Urso: «A Stellantis la responsabilità di rilanciare l’auto»

Orgoglio italiano, in versione globale. La festa per i 125 anni della Fiat è andata in scena sulla pista del Lingotto, a Torino, a pochi metri dalle Carrozzerie di Mirafiori, dove per il quinto anno di fila di produce la Fiat 500 elettrica e a migliaia di chilometri invece dallo stabilimento serbo dove sarà prodotta la nuova e attesissima Panda, «una quattro metri inclusiva, sostenibile, frugale e comoda, un modello che mancava» così la descrive Olivier Francois, ceo del brand Fiat.

E al quarto piano del Lingotto, luogo dove la Fiat è diventata Fabbrica Italiana Auto Torino, sono tornate a confrontarsi due visioni sul futuro industriale del Gruppo e di Fiat in particolare, quella del ceo di Stelantis Carlos Tavares, da un lato, e quella del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. «La concorrenza mondiale sta aumentando – ripete Tavares che difende un modello produttivo attento ai costi e sensibile all’attrazione dei paesi low cost – e mantenere lo status quo non è una opzione. Per sopravvivere bisogna cambiare ed adattarsi».

Per il ministro Urso, «la fabbrica deve restare un motore di sviluppo per una intera nazione, è tempo di scelte e di responsabilità», e fa riferimento, il ministro, al lavoro avviato da circa un anno al Mimit per fare in modo che il legame industriale tra l’Italia, Stellantis e la Fiat resti saldo e torni a guadagnare volumi produttivi. «l’impresa che ha fondato l’industria italiana deve allora assumersi la responsabilità sociale di rilanciare l’auto in Italia» incalza Urso che con Tavares ha ancora in sospeso il piano per portare la produzione in Italia a quota un milione di veicoli al 2030, un orizzonte che fa i conti con volumi calati del 25% nel primo semestre dell’anno anche per l’assenza di nuovi modelli in rampa di lancio negli stabilimenti italiani del Gruppo.

«Essere un marchio profondamente italiano non ha mai impedito a Fiat di svilupparsi a livello internazionale. Anzi. esportare la nostra creatività ha fatto innamorare il mondo dell’Italia» ha ricordato il presidente di Stellantis, John Elkann. L’orgoglio italiano del brand Fiat è ricordato nei numeri snocciolati dal ceo Tavares: «Per il terzo anno di fila, Fiat è il primo brand del Gruppo per volumi, con 1,35 milioni di autovetture vendute nel mondo ed è leader in quattro mercati domestici, Italia, Brasile, Turchia e Algeria». Fiat sta affrontando la sfida di una mobilità sicura, pulita e conveniente, «ma c’è ancora molto lavoro da fare» aggiunge Tavares.

Orgoglio italiano, dunque, e approccio globale ai mercati e alla produzione tanto da generare almeno due apparenti paradossi: i volumi bassi in Italia, dove quest’anno si stima la produzione resterà intorno al mezzo milione di veicoli, nonostante gli incentivi; la scelta del Gruppo di assegnare le nuove produzioni di Fiat 600, Topolino (microcar) e Grande Panda a stabilimenti esteri, Polonia, Marocco e Serbia.

Fonte: Il Sole 24 Ore