Ritorno a Lecce tra sensualità architettonica e atmosfere barocche

Penetrati attraverso quell’arco di trionfo che è Porta Napoli, girando subito a sinistra, si accede all’arteria barocca dove pulsa il sangue più caldo di Lecce. Sì, sono questi giorni di metà luglio quelli in cui la pietra fa l’amore più sensuale e luminoso con la luce, un amplesso architettonico e cromatico che in questa parte della città tra le mura urbiche, l’antico Convento degli agostiniani dal doppio chiostro, i melograni grondanti di frutti e la nuova Biblioteca pubblica OgniBene dove leggere e anche pranzare, soprattutto nelle ore più calde del primo meriggio, rende tutti un po’ voyeur.

Fonte: Il Sole 24 Ore