Detto e contraddetto: sostenitori e detrattori a confronto sull’abuso d’ufficio

Per alcuni è stato un intervento necessario, una svolta. Per altri, invece, trasformerà l’Italia in un Paese più ingiusto, riducendo le libertà e i diritti dei cittadini. Fa discutere l’abolizione dell’abuso d’ufficio contenuta nella legge Nordio, la riforma che porta il nome del Guardasigilli, che contiene una serie di interventi che modificano vari aspetti del sistema giudiziario italiano. I sì alla legge Nordio sono stati 199, i no 102. Con la maggioranza hanno votato Azione, Italia Viva e +Europa. Contrari, invece, Partito democratico, Movimento 5 stelle e Alleanza verdi e sinistra.

Abolito l’abuso d’ufficio

La nuova legge Nordio abolisce la norma del codice penale – l’articolo 323 – che punisce il pubblico ufficiale che violando consapevolmente leggi, regolamenti o l’obbligo di astensione, cagiona un danno ad altri o si procura un vantaggio patrimoniale. Nel 2020 l’articolo sull’abuso d’ufficio era stato modificato specificando che il reato non si poteva configurare in presenza di margini di discrezionalità amministrativa nell’adozione di un provvedimento. Ora questa disposizione viene cancellata del tutto. Il governo nel decreto carceri ha reintrodotto una parziale copertura penale per gli abusi patrimoniali dei pubblici ufficiali. Prevista la pena da 6 mesi a 3 anni per chi, sempre che non residuino margini di discrezionalità amministrativa nel provvedimento, danneggia terzi o si avvantaggia destinando somme di cui è in possesso a finalità diverse da quelle previste dalla legge. Si tratta di quello che prima del 1990 era detto ’peculato per distrazione’. Sul punto il guardasigilli Nordio in Transatlantico ha dichiarato che «non è affatto un correttivo, sono reati completamente diversi, il ’peculato per distrazione’ postula che vi sia una distrazione di beni e di fondi al fine di profitto ingiusto. Non ha nulla a che vedere con l’abuso di ufficio che prescinde dallo spostamento di risorse finanziarie». Ecco le voci a confronto dei protagonisti della politica e della società sull’abolizione dell’abuso d’ufficio.

Nordio: i sindaci di ogni colore brinderanno dopo lo stop

Carlo Nordio (Fdi), ministro della Giustizia, 7 luglio 2024

«Penso che la grandissima parte se non la totalità di questi amministratori che magari hanno votato contro in ossequio a un ordine di scuderia -e in politica ci sta- , nel loro intimo siano contenti e magari quando, mercoledì, sarà approvata questa riforma apriranno una bottiglia di spumante».

Meloni: intervento necessario perchè i sindaci portino avanti la loro missione

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri e leader di Fdi, 23 ottobre 2023

Fonte: Il Sole 24 Ore